Dopo il parto, andato per il meglio, ha deciso di non riconoscere la sua bambina e l’ha affidata subito alle cure dei sanitari. Quindi si è allontanata dalla struttura non appena le condizioni di salute glielo hanno permesso. È accaduto all’ospedale San Salvatore di Pesaro.
La legge prevede la possibilità per una madre di non riconoscere il figlio, se così desidera, garantendole il diritto all’anonimato. In situazioni simili, il tribunale dei minori di Ancona e i Servizi Sociali del Comune di Pesaro entrano in gioco per trovare una famiglia affidataria adeguata per la neonata. La dichiarazione di nascita, in questi casi, è compito del medico o dell’ostetrica che ha assistito al parto. Nel certificato di nascita sarà annotato il particolare status della neonata: “Nata da una donna che non consente di essere nominata”.
Questo passaggio rappresenta un modo per garantire il diritto alla riservatezza della madre e, al contempo, di avviare le procedure necessarie per la protezione e l’assistenza della piccola. Il tribunale e i Servizi Sociali del Comune di Pesaro lavoreranno per individuare una famiglia che possa prendersi cura della neonata, garantendole un ambiente sicuro.
In questi casi, l’interesse principale è sempre il benessere del bambino, e le autorità competenti si assicureranno che la piccola riceva l’affetto e l’attenzione di cui ha bisogno per crescere sana e felice. E sicuramente non saranno pochi coloro che vorranno occuparsi della neonata, venuta al mondo in un giorno di fine estate. Rimasta senza mamma ma solo per poco.