La prima cattedrale riaperta nel cratere dopo il sisma del 2016, Santa Maria Assunta di Teramo, è tornata ad ospitare, dopo il restauro, il mirabile Polittico di Jacobello del Fiore, capolavoro del 1400, dal titolo “L’incoronazione della vergine”. Il restauro, che ha riguardato la stabilizzazione della struttura e il ripristino della cromia originaria, è iniziato nel dicembre 2019 e doveva essere effettuato al Duomo, ma a causa della pandemia l’opera era stata trasferita a Roma.
La città si è riappropriata ora di un’opera identitaria, posizionata nel cuore del centro storico, all’interno della Cattedrale. Nella mattinata con una cerimonia solenne la Curia, alla presenza di numerose istituzioni, ha riconsegnato ai cittadini l’opera del maestro.
Assente il ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano, così come il presidente della Regione Marco Marsilio e Guido Castelli, commissario straordinario per la riparazione e la ricostruzione sisma 2016, che si sono però collegati in videoconferenza. “È stato un vero piacere aver potuto partecipare insieme al ministro, al presidente Marsilio e a tutta la cittadinanza a questa giornata particolarmente significativa di rinascita, che mette in evidenza i valori artistici, culturali e spirituali di Teramo”, ha detto Castelli.
Sono 181 le chiese della provincia di Teramo danneggiate dal sisma del 2016-17. Di queste, 21 sono state riaperte al termine dei lavori di restauro, riparazione e rafforzamento antisismico. Il totale degli interventi previsti attraverso le varie programmazioni che si sono succedute in questi anni da parte della struttura commissariale è pari a 91, per un finanziamento programmato di 45,8 milioni di euro. In base ai dati più aggiornati della struttura, gli interventi attualmente in corso sono 15, mentre 26 sono quelli in attesa di approvazione da parte degli enti preposti: per tutti questi è prevista la cantierizzazione entro la primavera del 2024.