Un tavolo di confronto permanente tra gli enti sul post-alluvione. E’ la proposta lanciata dal consigliere regionale Pd e vice presidente del Consiglio delle Marche, Andrea Biancani, alla vigilia del primo anniversario dall’alluvione di un anno fa. “Dopo gli annunci e le passerelle, restano i ritardi e le mancate promesse, a cittadini e imprese liquidati solo spiccioli. Il Piano operativo per gli investimenti ancora sulla carta, dopo gli interventi di somma urgenza vanno avviati al più presto i cantieri per la reale messa in sicurezza di strade, ponti e fognature”. Biancani sottolinea poi come sia rimasta inascoltata la richiesta dei Comuni per l’apertura di un ufficio tecnico-amministrativo di supporto
Intanto, attacca, “per l’evento sismico novembre 2022 e l’alluvione maggio 2023: cittadini e imprese lasciati soli, senza alcuna certezza”. Dopo gli interventi di somma urgenza, vanno avviati al più presto i cantieri per la reale messa in sicurezza di strade, ponti e fognature, mentre l’annunciato Piano operativo per gli investimenti è ancora solo sulla carta. Lo stanziamento del Governo è stato di 400 milioni di euro in tre annualità. La premessa è che rispetto al fabbisogno, circa 1 miliardo di danni, questo importo rappresenta il 40% di ciò che servirebbe. Alla Regione sono stati trasferiti i primi 100 milioni, ma le liquidazioni vanno a rilento. I ritardi – proseguono – accumulati stanno mettendo in difficoltà tutti i territori coinvolti”.