Nel processo che si sta celebrando davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Ancona, il procuratore generale, Roberto Rossi, ha concluso la sua requisitoria chiedendo che Leopoldo Wick, infermiere di Grottammare, sia condannato all’ergastolo per tutti i casi che gli sono contestati, compresi quelli per cui in primo grado è stato assolto.
Le morti sospette nella Rsa di Offida, situata nella provincia di Ascoli Piceno, hanno scosso profondamente la comunità e ha portato alla condanna di Wick in primo grado all’ergastolo. La Corte d’Assise di Macerata, con una sentenza del primo giugno 2022, lo aveva ritenuto responsabile di sette degli otto casi di omicidio e di uno dei quattro casi di tentato omicidio contestati a seguito delle indagini condotte dalla Procura di Ascoli.
In seguito a questa decisione, fu stabilita una provvisionale per le parti civili, con il risarcimento vero e proprio che sarebbe stato determinato in un momento successivo. Inoltre, Wick era stato assolto per un caso di omicidio e per i restanti tre casi di tentato omicidio.
La sentenza di primo grado aveva suscitato reazioni contrastanti e aveva portato alla decisione di appellare il verdetto da parte della difesa di Wick e della Procura di Ascoli, in particolare per quanto riguarda le assoluzioni.
Durante l’udienza, le parti civili si sono unite alle richieste del procuratore generale, ribadendo la necessità di una condanna severa per Wick, vista la gravità delle accuse.
Il processo proseguirà il 25 ottobre, quando prenderanno la parola il responsabile civile, l’Azienda territoriale sanitaria, e la difesa di Leopoldo Wick. La sentenza finale sarà attesa con ansia da tutti coloro che seguono questa delicata vicenda giudiziaria che ha lasciato un segno indelebile nella comunità locale.