Diminuisce la forza lavoro nelle Marche, in difficoltà le donne

ANCONA – Diminuiscono di seimila unità gli occupati nelle Marche, che nel secondo semestre 2023 scendono a 634 mila. Un calo imputabile al crollo dei lavoratori autonomi, più in particolare delle donne. Un dato quello che arriva dall’osservatorio regionale Cgil, in controtendenza rispetto a quello nazionale, dove, invece la forza lavoro è in crescita, seppure moderata. Rimane infine, sostanzialmente invariato il tasso di occupazione. Il calo della forza lavoro complessiva è totalmente attribuibile al crollo degli autonomi, che diminuiscono di 28 mila occupati (con un meno 17 per cento). Risultano in aumento invece i lavoratori dipendenti, che sono 23mila in più e salgono del 4,7%. Una diminuzione quella della forza lavoro che riguarda, unicamente le lavoratrici donne, il cui tasso di occupazione scende al 59,8% (-0,3 punti percentuale). Tra gli uomini non si registra, invece una variazione significativa, in termini assoluti, con un un tasso di occupazione del 74,2% (+0,8 punti percentuale). Eleonora Fontana, segreteria regionale Cgil Marche afferma: “Nella nostra regione assistiamo in questo II trimestre 2023 ad un dato che va in controtendenza rispetto a quello nazionale. Diminuisce la forza lavoro e cioè la somma di occupati e disoccupati, ed aumenta il numero di inattivi. A pagarne le spese sono ancora una volta le donne, e i dati lo evidenziano chiaramente”.