ANCONA – Si è parlato nuovamente in Consiglio regionale della Marche, con un’interrogazione presentata da Giacomo Rossi (Civici Marche) della vicenda di Emilio Vincioni, di Sassoferrato (Ancona), la cui ormai ex moglie greca andò nel 2016 in patria, ad Atene, per partorire la loro bimba e da allora non tornò più.
Nonostante la tenacia di Vincioni nel rivendicare i propri diritti di padre e quelli della piccina, le pronunce a lui favorevoli in varie battaglie legali, e una condanna penale in primo grado dell’ex moglie, non è da allora più riuscito a far tornare in Italia la figlia e può vederla raramente, solo in luoghi pubblici in Grecia, con le condizioni dettate dalla madre, e ottiene informazioni molto limitate sulla bimba.
Nell’ottobre 2021 il Consiglio regionale approvò una mozione unanime per sostenere la battaglia di Vincioni ma da allora nulla è cambiato sotto il profilo dei diritti del padre e della piccina di avere un rapporto con lui, ha riferito Rossi.
All’interrogazione ha risposto l’assessore Filippo Saltamartini: la giunta ha trasmesso la mozione al ministero degli Esteri affinché intervenisse con la Grecia per far sì che le sentenze dei giudici italiani sulla vicenda venissero riconosciute. “Essendo la Grecia paese dell’Ue – ha affermato l’assessore – ritengo che questa vicenda debba essere portata all’interno delle istituzioni europee affinché vi possano essere, tra le previsioni del trattato di Lisbona istitutivo Ue, norme per garantire l’effettività dei provvedimenti giurisdizionali”.
Saltamartini ha assicurato che la giunta farà un altro sollecito, tramite il ministero, per una risposta delle autorità consolari greche per rassicurare il genitore italiano che si trova assoggettato a questa tristissima vicenda. C’è da domandarsi se la figlia abbia tutti i diritti che le sarebbe assicurati nel nostro Paese”.
“Abbiamo cercato di contattare le istituzioni, il ministero degli esteri senza successo, – ha lamentato Rossi -. Nei bilaterali tra Stati, il caso non è stato affrontato: è bene che il governo ascolti quello che gli abbiamo trasmesso e faccia pressing politico per risolvere la questione”.
“La bimba – ha ribadito Rossi – è stata sottratta illegalmente in Grecia, senza diritto di frequentazione, uno scandalo: è stato impedito il diritto di paternità, mettiamoci una mano sulla coscienza e facciamo pressing affinché questo caso si possa risolvere”, Il consigliere dei Civici ha parlato di “assurda sordità istituzionale, una vergogna”.