ANCONA – Le due sorelline avevano tra i 13 e i 17 anni, quando furono violentate per tre anni dallo zio acquisito, approfittando di un periodo in cui vivevano nella stessa casa. Con l’accusa di violenza sessuale aggravata, tentata violenza sessuale e violenza privata, il tribunale di Ancona ha condannato un 46enne a 10 anni di carcere. Cinque gli episodi di abusi contestati nel capo di imputazione in un lasso temporale dal 2012 al 2015 in una cittadina in provincia di Ancona, ma denunciati nel 2017. A scuola, due anni dopo le violenze subite, una delle ragazzine, in lacrime, aveva confidato ad una insegnante che un adulto la perseguitava. Dalla scuola avevano interpellato la mamma della giovane e con lei ragazzina si era aperta facendo scoprire gli abusi consumati tra le mura domestiche. Violenze seguite da minacce dello zio, ritenute dall’accusa violenza privata, nei confronti di tutta la famiglia se l’adolescente avesse riferito quello che stava subendo. Dopo il racconto della ragazzina anche le sorelle avevano riferito di aver subito anche loro molestie dallo zio. La madre aveva sporto subito denuncia ai carabinieri. Per l’imputato, difeso dall’avvocato Rosanna Rossini, non erano mai scattate misure cautelari ma nel frattempo si era allontanato dal comune di residenza delle vittime perché la relazione con la loro zia era finita. La difesa ha annunciato il ricorso in appello, sostenendo che il proprio assistito “è totalmente estraneo alle accuse”. Alle vittime, parti civile nel processo con l’avvocatessa Monica Bisio, andranno 80mila euro di risarcimento come stabilito oggi nella sentenza del collegio penale, presieduto dalla giudice Francesca Grassi