Crisi giunta regionale. Ipotesi Campagnolo. Fagioli: “Dare stabilità”

ANCONA – Situazione di stallo e di attenta riflessione, in attesa di nuovi eventi.

E’ la sintesi dell’attuale momento di incertezza politica della giunta regionale, dopo la proposta avanzata dalla Lega che avrebbe voluto sostituire due dei tre suoi assessori.

Avrebbe voluto, perché a seguito di contatti tra il presidente Acquaroli e la segretaria del Carroccio Latini, qualsiasi decisione è stata rimandata ad un confronto, o addirittura un incontro tra il governatore ed il vice segretario della Lega nazionale Andrea Crippa.

E’ stato ipotizzato un nuovo nome, quello della segretaria provinciale di Ancona della Lega ed assessore al Comune di Senigallia Elena Campagnolo, che potrebbe aspirare alla poltrona di assessore regionale alla cultura sostituendo Chiara Biondi.

Intanto il coordinatore regionale di Azione, Tommaso Fagioli, chiede a gran voce di stoppare quello che viene definito il teatrino politico della Lega, perchè le attività economiche e la sanità hanno assolutamente bisogno di rilancio.

“La Lega – afferma il coordinatore regionale di Azione Tommaso Fagioli – è di nuovo pronta a chiedere l’ennesimo cambio di governo regionale. Per le attività economiche, per le aziende sanitarie e per tutta la comunità marchigiana. Cambiare ogni volta assessore è un problema, perché è come se si ricominciasse ogni volta da capo”.

Insomma mosse della Lega al centro dell’attenzione di tutte le forze politiche, senza dimenticare che è ancora in stand by pure il passaggio al Carroccio di due consiglieri regionali: Simona Lupini, eletta con il M5s e ora nel Gruppo Misto e Luca Santarelli di Rinasci Marche, originariamente all’opposizione, ora con Forza Italia.

Dal canto suo, Fagioli chiede che si faccia chiarezza per evitare rischi per le Marche.

“Visto che mancano due anni alla fine del governo regionale – prosegue Fagioli – chiediamo delle azioni che siano concrete ed un appello alla sobrietà per fare tornare la politica con la P maiuscola al servizio del cittadino e della comunità marchigiana”.