Scarpe rosse sotto casa di Concetta Marruocco: la battaglia di “Titti” va avanti con la famiglia

CERRETO D’ESI- “Sono Vincenzo, nipote di Titti Marruocco, morta ammazzata con 39 coltellate nel suo letto mentre dormiva e davanti al figlio 16enne, per mano dell’ex marito da quale si stava separando. Stiamo raccogliendo scarpe e indumenti rossi, simboli della lotta al femminicidio, da posare davanti casa sua, a Cerreto d’ Esi in via Don. Pietro Ciccolini.  Chiunque ne abbia disposizione, magari scarpe che non usa più, può donarle a sostegno della battaglia che stiamo intraprendendo noi familiari. Per qualsiasi informazione scrivetemi. Grazie a tutti in anticipo”. Così Vincenzo Bernabei, nipote di Concetta Marruocco, lancia via social una raccolta di indumenti rossi, simbolo della lotta al femminicidio, da depositare davanti alla casa di Cerreto d’Esi dove è avvenuto l’omicidio nella notte tra venerdì e sabato.

“Titti” aveva iniziato una sua battaglia personale dopo anni di violenze, botte e soprusi da parte dell’uomo, Franco Panariello, che, dopo aver percorso 18 chilometri con un coltello portato da casa, si è introdotto in camera sua colpendola con 49 fendenti. “Se può essere utile ben vengano iniziative come queste – ha detto il nipote ai microfoni di VeraTv- non pensavo che (Franco Panariello ndr) potesse arrivare a tanto. Sapevamo delle violenze in famiglia”. Sui figli di Titti aggiunge: “Sono sotto choc”. Sin dai primi minuti in cui è stata lanciata la campagna social le amiche di Concetta sono andate sotto casa della donna per depositare scarpe ed indumenti in attesa di darle l’ultimo saluto al funerale quando, ha annunciato il Comune di Cerreto, sarà lutto cittadino.