E’ confuso, ma abbastanza tranquillo Simone Babbini, rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi. Così lo descrive al telefono il suo legale Salvatore Asole, che è andato a trovarlo nella casa circondariale pesarese. Sull’operatore scolastico 43enne pende un’accusa per tentato omicidio. Lunedì mattina poco dopo l’alba a Fermignano ha investito con l’auto e poi colpito con 13 martellate Matteo Bastianelli, 46anni, sposato e padre di due figli. Davanti al supermercato che dirige, vicino al luogo dell’aggressione, è apparso un cartello di incoraggiamento per il 46enne con la scritta “Forza Matti”. Ha riportato uno zigomo fratturato, 13 punti di sutura al volto, ecchimosi in varie parti del corpo. Le sue condizioni, ritornato a casa dopo essere stato dimesso dall’ospedale di Urbino, migliorano. Nelle prossime ore si terrà l’udienza di convalida dell’arresto preso il tribunale di Ubrino, davanti al gip Egidio De Leone. Emergono nuovi particolari sui momenti successivi alla violenta aggressione. Babbini è andato a scuola a Urbino dove faceva il bidello. Aveva lasciato l’auto con la quale ha investito Bastianelli, davanti alla casa di un parente. Al ritorno, è stato arrestato dai carabinieri. In precedenza, Bastianelli stava attraversando la strada sulle strisce pedonali, nell’intersezione tra via Piave e via Montegrappa, a Fermignano, quando è stato quasi investito dall’auto. Ha fatto un gesto di protesta e il conducente, dopo un’inversione di marcia, ha tentato di metterlo sotto intenzionalmente, toccandolo. Il 46enne finito sotto la vettura, è riuscito ad alzarsi per fuggire, l’operatore scolastico lo ha inseguito e ha iniziato a colpirlo alla schiena con un martello. Poi si è avventato verso il malcapito direttore del supermercato infierendo con calci e pugni. Bastianelli è riuscito a divincolarsi e a ripararsi dietro il guard-rail. L’aggressore ha anche cercato di buttare la vittima nel dirupo sottostante. E’ stato salvato dall’intervento di un addetto di Marche Multiservizi, Alberto Basili, 50 anni, che dice di non essere un eroe, ma di essere capitato nel momento giusto per essere di aiuto. Il suo arrivo ha fermato la furia di Babbini, che alla vista dell’operatore ecologico è tornato verso la sua auto, mentre Bastianelli e Basili sono scappati e saliti sul mezzo lavorativo di quest’ultimo. E da lì sono riusciti a prendere la targa dell’auto di Babbini, che ha consentito ai carabinieri di individuare la vettura e arrestare l’operatore scolastico.