ANCONA – Tramite una società inglese, spacciandosi per intermediario finanziario, raccoglieva i risparmi di facoltosi investitori. Un giro di truffe in ambito bancario che ha sfondato il tetto dei 15milioni di euro, scoperto grazie alle indagini condotte dai finanzieri del Comando Provinciale di Ancona, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma. Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale capitolino, che ha disposto il sequestro di beni per 15 milioni e 550mila euro. Il provvedimento è stato eseguito nei confronti di un italiano, un intermediario fantasma, da cui prende il nome l’attività condotta della Guardia di Finanza. L’operazione Ghost broker, ha consentito di eseguire 4 misure cautelari personali e sequestrare 2 società. Al principale indagato è stato contestato il reato di truffa, poiché ritenuto responsabile di aver raggirato diverse decine di investitori. I profitti ottenuti illecitamente erano stati prima trasferiti sul conto corrente di una società immobiliare riconducibile all’indagato, e poi utilizzati per l’acquisto di case e alberghi. Con ulteriori investigazioni il gip del Tribunale di Ancona, e il gip del Tribunale di Roma, hanno condiviso nuove ipotesi di reato di truffa e autoriciclaggio: da qui il maxi sequestro che ha riguardato 35 beni immobili tra la provincia di Roma e Agrigento, tra cui diversi fabbricati residenziali e case vacanza, un albergo, auto e veicoli commerciali, per un valore complessivo stimato in oltre 12 milioni di euro. Restano confermate le misure cautelari già applicate nei confronti dell’indagato che dovrà rispondere dei reati contestati