Samb, l’infortunio di Paolini e il rebus del modulo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nelle prossime ore Simone Paolini (nella foto) si sottoporrà ad accertamenti, dopo l’infortunio alla pianta del piede rimediato martedì pomeriggio. Il centrocampista si è di nuovo fermato: domenica scorsa, col Riccione, aveva giocato una partita intera a distanza di 6 mesi dalla precedente (Latina-Andria 2-1). La fascite plantare (di questo dovrebbe trattarsi) lo terrà fuori sabato a Monterotondo e chissà ancora per quanto. E crea un problema non di poco conto a Maurizio Lauro, che aveva proposto per la seconda volta (dopo la parentesi in Coppa Italia a Fano) il 4-3-3, il sistema pensato in estate per la sua Samb.

E adesso? L’allenatore ischitano potrebbe ricorrere ad altre soluzioni (il 4-2-4 scelto fino al derby con la Forsempronese o il 3-4-1-2). Di certo ha un solo vero cambio a disposizione per rimpiazzare Paolini, nel ruolo di mezzala: Scimia. Scelte differenti riguardano gli under, con tutto quel che ne consegue.

Ecco. Da regolamento quest’anno devono giocare, sempre, almeno un classe 2003, due 2004 e un 2005. Caselle quasi tutte bloccate in casa Samb. Il 2003 va in porta: Coco (o Pinto, stessa annata). E poi gli esterni: Pagliari, Cardoni (tutti e due del 2004) e Zoboletti (2005). Nel centrocampo a tre potrebbero sistemarsi Thiaw (2005, ancora acerbo), oppure Pietropaolo o Evangelisti, entrambi del 2003. Ma per il gioco degli incastri under appena delineato, Lauro se vuole andare di 4-3-3 o sceglie il ’99 Scimia (senza ricambio over) o è costretto a schierare cinque giovani anziché quattro, sacrificando un grande.

A Monterotondo, contro il Real terzultimo in classifica a quota 7, mancheranno sicuramente anche Chiatante (problema al polpaccio) e il russo Tsechoev (senza transfer). Venerdì per la Samb allenamento di rifinitura a porte chiuse, poi nel pomeriggio la partenza per il ritiro laziale.