SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È stata apposta questa mattina al molo nord del porto di San Benedetto del Tronto una lapide in memoria di tre marinai che persero la vita nel naufragio del Rita Evelin, avvenuto il 26 ottobre del 2006 al largo della costa di Porto San Giorgio. Nella tragedia in mare persero la vita Ounis Gasmi, Francesco Annibali e Luigi Luchetti. Unico sopravvissuto il comandante Nicola Guidi. Un affondamento di cui ancora oggi, a distanza di 17 anni, non si conoscono esattamente le cause. Il peschereccio giace ancora in fondo al mare a circa 80 metri di profondità. All’epoca si sollevarono polemiche per i ritardi nelle operazioni di recupero delle salme dei marinai annegati. Alla cerimonia erano presenti, fra gli altri, i familiari, il comandante della capitaneria di porto Alessandra Di Maglio, il rappresentante dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale Guido Vettorel. L’affondamento ha ispirato anche il libro scritto da Antonella Roncarolo dal titolo “Il naufragio nel mare Adriatico del motopeschereccio Rita Evelin”.
Quella del Rita Evelin è una delle tragedie del mare di San Benedetto, una città dalla lunga tradizione legata alla pesca, ma che ha dovuto fare i conti con diverse sciagure: quella del Rodi, il Pinguino, il disastro del Moby Prince e le più recenti Iris e Stella Bianca, il Diana Madre.