Arrestato il trapper Shiva, per lui anche foglio di via da San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il trapper Shiva, arrestato nelle ultime ore con l’accusa di duplice tentato omicidio e porto abusivo di arma, per aver sparato a due persone in un parcheggio a Milano, si è reso protagonista anche di un altro episodio di cronaca avvenuto la scorsa estate nella Rivera delle palme.

Era il 30 agosto, e il 24enne milanese era a San Benedetto del Tronto per tenere un concerto, quando sarebbe rimasto coinvolto in una rissa nella centralissima via Montebello.

Proprio durante il corso delle indagini per la sparatoria a Milano, è emerso che Andrea Arrigoni, alias Shiva, risulta iscritto nel registro degli indagati alla Procura di Ascoli Piceno e sottoposto alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio per 3 anni.

La Polizia che indaga sull’accaduto, così come la Procura guidata dal procuratore Umberto Monti, hanno mantenuto finora il massimo riserbo sull’episodio di violenza che ha visto un giovane finire al
Pronto soccorso. A quanto risulta, la vittima che ha denunciato il fatto in Commissariato a San Benedetto, sarebbe stata colpita alla schiena con una catena e anche un coltello. Ma finora il nome dell’aggressore era rimasto top Segret proprio per la notorietà del personaggio, molto amato tra i giovanissimi.

Ma Shiva adesso è finito su tutti i giornali per l’ordinanza firmata dalla Gip di Milano Stefania Donadeo, dove si legge che sarebbe “concreto il pericolo che possa commettere altri gravi delitti”.

Di fatto, dopo la sparatoria di luglio, c’era stata questa ulteriore vicenda giudiziaria a suo carico: probabilmente l’aggravante che ha aperto le porte del carcere al giovane trapper, autore di vari successi tra cui il brano “Bossoli”.