ASCOLI PICENO – Brescia, Sampdoria, Parma. Sono già tre gli appuntamenti mancati dall’Ascoli per compiere il salto di qualità. Per mollare gli ormeggi e navigare in acque diverse da quelle che ristagnano a metà classifica o in odore di playout. In un mese nulla è cambiato. L’ultimo esame, allo stadio Del Duca, contro la capolista guidata dall’ex Fabio Pecchia, autentica bestia nera: mai battuto, ha interrotto la serie positiva che durava da 5 giornate, 9 punti il bottino complessivo. E confermato che per ora non se ne parla di svoltare. A Lecco, nel turno precedente, successo fondamentale, ma serviva conferma. Non è arrivata.
William Viali, nel dopo gara di ieri, guardava comunque avanti: “Lo so che è difficile dopo una sconfitta portarsi a casa le cose positive, ma io lo devo fare. Perché nell’ultimo mese la squadra è cresciuta davvero tanto. Dobbiamo andare a giocarcela su tutti i campo nello stesso modo. E probabilmente quando non si incontrerà il Parma, potremo toglierci delle grandi soddisfazioni”.
Il portiere Davide Barosi
L’Ascoli sabato scende a Bari, coi Galletti reduci dalla vittoriosa trasferta domenicale a Brescia. In casa bianconera la nota positiva del ritorno al gol di Fabrizio Caligara, che non esultava dal 1° aprile scorso, dal rocambolesco 4-3 proprio contro le Rondinelle, ha fatto da contraltare la sesta espulsione della stagione, quello rimediato dall’esperto Emiliano Viviano, per qualche parola di troppo all’arbitro Fabbri. Ecco. Ascoli squadra più cattiva della B, con 49 cartellini collezionati in 11 giornate.
Intanto, il secondo portiere Davide Barosi a Bari esordirà da titolare, dopo il debutto nel finale della gara col Parma. In Puglia indisponibili, oltre a Viviano, gli infortunati Bogdan, Tavcar, Botteghin e Kraja.
Foto Ascoli Calcio