A Senigallia la demolizione del ponte. Tanti curiosi ad assistere

SENIGALLIA – Dall’inizio di questa settimana, le ruspe sono entrate in azione per demolire il ponte Garibaldi, inagibile dopo l’alluvione del 15 settembre dello scorso anno.

I lavori sono stati affidati al Consorzio di Bonifica Marche e prevedono in primis la demolizione delle estremità per poi proseguire con la parte centrale.

Un intervento attesissimo dalla cittadinanza, che avanza sin da ora l’idea di intitolare il nuovo ponte ai volontari dell’alluvione. Ecco le voci dei senigalliesi.

“Siamo in ritardo come tutte le cose che si fanno in Italia. Sono tanti anni che si debbono preparare le cose, poi alla fine si arriva a queste conclusioni”.

“Mi fa effetto perché penso a quanti anni aveva questo ponte. D’altra parte se questo è, questo sia”.

“E’ un lavoro che non dovevano nemmeno iniziare, perché questo ponte poteva stare su almeno altri 100 anni”.

I lavori di abbattimento della struttura saranno piuttosto celeri, mentre per quanto riguarda la ricostruzione, il completamento dovrebbe avvenire entro la primavera.

Nel corso dei lavori verranno recuperati i pezzi di ponte che cadranno nel fiume per evitare che possano rappresentare ostacoli al deflusso delle acque. Altre voci della gente.

“E’ stata una favola questo ponte, con quello provvisorio che è un disastro. Non sono affatto soddisfatto, i lavori dovevano cominciare molto prima”.

“Si è sempre in ritardo. La manutenzione ormai non si fa più e si aspetta sempre l’ultimo momento quando le cose precipitano”.

“Non c’è solo il ponte Garibaldi, ma parecchi altri da sistemare”.

Tantissime le persone, in qualsiasi orario della giornata che transitano in zona per dare un’occhiata e che, con l’avanzamento dei lavori, esprimono il proprio pensiero.

“C’è tanta gente curiosa perché finalmente sono partiti i lavori e ci sono grosse aspettative. E’ bello vedere i lavori perché significa che si fanno le cose”.

“Vengo qui a dare un’occhiata per vedere come lavorano”.

“E’ un modo per vedere. Siccome sono pensionato e ci indicano come le persone che stanno con le mani dietro a guardare i cantieri, svolgo il compito del pensionato”.