Il DThinking: La filosofia di genere conquista i luoghi di lavoro

Il prossimo 5 novembre, sarà all’Università Cattolica di Milano per presentare una nuova piattaforma programmatica ritagliata sulle necessità dell’universo lavorativo al femminile. Per una parità concreta e non soltanto sulla carta.Sul divario di genere nella penisola, mala tempora currunt. Le prime 10 economie al mondo hanno colmato almeno l’80% dei loro gender gap (in testa a tutti l’Islanda con il 90,8%) ma l’Italia si colloca solo al 63° posto su 146 Paesi considerati dal rapporto a causa di un ritardo in ambito smart working unito a un’endemica precarietà. In Italia, solo nel 2019 si è raggiunto il traguardo di una donna su due al lavoro. Poi il tasso è risceso al 49,4%.

I dati sull’empowerment politico (41° posto del ranking) e sulla partecipazione economica e opportunità (114°) confermano il poco performante dato italiano dove le donne nei livelli esecutivi sono solo il 17%. La differenza in busta paga fra un italiano e un’italiana è del 23,7% (-2.705 euro, media europea 29,6%, fonte Eurostat). Rispetto alla digitalizzazione, si nota una sottorappresentazione delle donne nei settori a rapida crescita come quelli del Cloud Computing (14% della forza lavoro), AI (32%) e ingegneria (20%).

Nelle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), le donne rappresentano il 16% contro il 34% degli uomini (fonte Ggg-Wef) e i laureati in materie Stem, in Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Grecia e Malta sono in media il 26% del totale, insufficienti per colmare i fabbisogni (Osservatorio Stem Deloitte). Meno del 27% dei laureati in Ingegneria in Italia sono donne. Un numero che indica come gli stereotipi siano ancora molto forti. L’occupazione post-laurea mostra un divario significativo. Il 10,6% degli uomini in Ingegneria è disoccupato a un anno dalla laurea, contro il 16,3% delle donne. Anche a giudicare dai dati appena menzionati, occorre un pensiero di nuovo conio, una nuova idea dei rapporti economici e sociali fondata sulla centralità delle persone.

Il D-Thinking è una vera e propria piattaforma programmatica ritagliata sull’ascolto delle necessità, delle prospettive, delle esigenze professionali dell’universo lavorativo al femminile. Cinque i settori coinvolti corrispondenti alle lettere della parola inglese “women”. Welfare, Opportunities, Maternity, Equality, Necessities. Si tratta di una serie di bisogni da soddisfare per ognuno dei comparti indicati finalizzati ad una parità concreta e non solo sulla carta. A presentare il DThinking sarà l’ideatrice Elisabetta Pieragostini, Ad di Dami company all’avanguardia nella ricerca e nell’etica del business. L’appuntamento è per 5 novembre 2023, all’Università Cattolica di Milano con la lectio “LEADERSHIP DI GENERE? LA VISIONE UMANO CENTRICA DI UN’IMPRESA AL FEMMINILE”. L’evento, moderato dalla giornalista di Elle Marta Saladino, sarà un appuntamento formativo nell’ambito di Elle Active! 2023, con esperti, manager, relatori, consulenti e coach impegnati a discutere di donne e lavoro.