ASCOLI PICENO Un quarantaseienne ascolano accusato di minacce, lesioni gravi e violazione di domicilio è stato condannato a un anno e sei mesi di carcere dal tribunale di Ascoli, Tra l’aprile e il luglio del 2017 in più occasioni, secondo quanto sostenuto dalla Procura, l’uomo aveva aggredito e minicciato la moglie nonostante nei suoi confronti era stato emesso un provvedimento di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Il quarantaseienne aveva ottenuto dalla moglie, seppure fossero separati, il consenso a vivere momentaneamente nella sua abitazione ma la convivenza si era rivelata un vero e proprio incubo. E quando la moglie, non più in grado di sopportare quella situazione, inizio a chiedere al marito di trovarsi un altra sistemazione, questi inizio a minacciarla e aggredirla fino a picchiarla provocandole con uno schiaffo un taglio al labbro e ferite giudicabili guaribili in più di 20 giorni e, in un’altra occasione, l’uomo si scagliò contro la moglie, l’afferrò per le dita della mano provocandole l’infrazione del terzo dito della mano sinistra con una prognosi di 23 giorni. Per l’uomo è scattata la denuncia e quindi il processo. Al termine della propria requisitoria, il pm aveva chiesto la condanna a tre anni di carcere. Il giudice Alessandra Panichi, accogliendo in parte le tesi dei difensori dell’uomo, gli avvocati Silvia Morganti e Umberto Gramenzi, ha inflitto una pena di un anno sei mesi di reclusione.