Al via in Consiglio Marche discussione su legge urbanistica: 350 emendamenti

ANCONA – Al via in Consiglio regionale la discussione sulla proposta di legge (“Norme della pianificazione per il governo del territorio”) che punta a riscrivere la normativa urbanistica e territoriale regionale.

In apertura di seduta, l’aula ha bocciato a maggioranza la proposta presentata dal capogruppo Pd Maurizio Mangialardi di rinviare in commissione la legge per la mancata espressione del parere sulla legge da parte del Cal che non lo ha dato né favorevole, né contrario, né favorevole condizionato, dopo il veto delle province di Ancona, Ascoli Piceno e Pesaro Urbino, mentre il Crel ha dato via libera ma con il rispetto di 22 condizioni.

Sulla proposta sono stati presentati circa 350 emendamenti di cui 23 presentati da gruppi di maggioranza e il resto da Pd e M5s.

La discussione verrà interrotta verso le ore 20 e poi verrà aggiornata a domani per la prosecuzione. La discussione è iniziata con gli interventi dei relatori: Andrea Assenti (Fratelli d’Italia) per la maggioranza e Anna Casini (Pd) per la minoranza. L’obiettivo della legge, ha detto Assenti, “è favorire la rigenerazione urbana e territoriale attraverso uno sviluppo urbanistico sostenibile, che contenga il consumo del suolo e privilegi il riuso del già costruito”.

Con i 36 articoli la proposta di legge vuole “definire una disciplina unitaria ed innovativa che consentiranno nuovo sviluppo e salvaguarderanno il territorio, due grandi tematiche che non sono in antitesi, bensì complementari”.

Una proposta per Assenti, con cui “vengono tutelati gli interessi sociali, ambientali e paesaggistici, ma anche uno sviluppo all’insegna della sostenibilità, unendoli a quelli della sicurezza, della competitività e della conservazione del nostro patrimonio ambientale. Perché senza sicurezza non c’è sviluppo, senza salvaguardia del territorio, non c’è crescita economica”.

Posizione decisamente contraria alla proposta di legge è stata espressa in aula dalla relatrice di minoranza Casini. Secondo la minoranza, la legge complica anziché semplificare la vita dei cittadini in materia urbanistica e sarebbe servito discutere di più sulla proposta di legge anche perché “le Province e i Comuni hanno avanzato delle obiezioni di carattere tecnico”.

Secondo Casini, appesantisce le procedure con una “tutela del paesaggio finta: non c’è scritto consumo del suolo zero”. Dai dem sono stati presentati “tanti emendamenti non ostruzionistici: la cosa minima per rendere la legge meno dannosa. Non la voteremo perché vecchia, obsoleta, richiama e male normative, con aspetti di illegittimità; i nostri emendamenti servono ad evitare alcuni dei danni”.

Il dem Fabrizio Cesetti ha parlato di ennesima “legge manifesto per dire che è stata fatta”, da parte del centrodestra, “così come la legge di riorganizzazione, del servizio sanitario, Assam e Atim: lo vediamo cosa hanno prodotto, il nulla, se non qualche danno di organizzazione”.

Nel dibattito è intervenuto anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli per un appello a una “discussione serena”; il governatore ha aperto a modifiche, sottolineando: “non c’è fretta di approvare oggi o domani ma dopo 30 anni è giusto che l’assemblea affronti il problema del piano di governo del territorio, doveva essere fatto 5 anni fa”. “L’approccio mio e della giunta – ha rimarcato – è assolutamente scevro di accelerazione, o per un testo intoccabile, può essere modificato se in questo modo raggiunge meglio gli obiettivi. Facciamo lavoro al meglio, ognuno dia il proprio contributo.