FOLIGNANO – “In memoria di tutte le donne morte per mano violenta di chi diceva di amarle” recita così la targa apposta vicino alla panchina rossa scoperta sabato pomeriggio 25 novembre per Melania Rea, la giovane mamma di Somma Vesuviana uccisa il 18 aprile 2011 dal marito Salvatore Parolisi con oltre 30 coltellate nel bosco delle Casermette. Tristemente noto come il primo caso mediatico di femminicidio.
Presenti per l’occasione papà Gennaro e il fratello Michele stretti dall’abbraccio di tante persone che nonostante le rigide temperature non hanno rinunciato all’appuntamento.
“Lo facciamo per Melania – ha detto Gennaro – e per tutte le donne vittime di violenza come Giulia Cecchettin. Occorre un cambiamento culturale che parta da ciascuno di noi”.
La comunità si è data poi appuntamento nel Palazzo municipale dove i bambini di Folignano hanno letto a turno un pensiero sulla violenza contro le donne. Pensieri interrotti solo dagli applausi pieni di commozione in presenza del papà e del fratello di Melania.