Stefania Camela morta dopo intervento, due indagati per omicidio colposo

STEFANIA CAMELA – È stato aperto un fascicolo per omicidio colposo e sono due gli iscritti nel registro degli indagati per la morte della grottammarese Stefania Camela, deceduta venerdì a Milano a circa 48 ore da un’operazione al naso effettuata in una clinica privata lombarda.

Lo si apprende dalla  trasmissione Rai “La Vita in diretta”, dove ha parlato il compagno della donna Michele Valerio Sibillo, che ha nominato come legale suo fratello Dario Alessio Sibillo.

La 47enne, era una dipendente del Comune di San Benedetto ed entrata da poco nella segreteria del sindaco tanto che il compagno della vittima ha ringraziato pubblicamente Antonio Spazzafumo per la sua vicinanza.

Tra le ipotesi del decesso una setticemia che spiegherebbe i trombi, evidenziati da una tac e che avrebbero causato la probabile embolia polmonare e il successivo arresto cardiaco.

Sarà però l’autopsia a chiarire le cause. “Vogliamo capire cos’è successo e se ci sono responsabilità” – ha detto Michele Valerio Sibillo, ospite a La Vita in diretta.

Il compagno, distrutto dal dolore, ha ricostruito tutta la vicenda: “Stefania doveva fare un’operazione ai turbinati per respirare meglio e temendo l’anestesia totale aveva scelto una clinica privata milanese e un medico che la effettuava senza intubarla e senza tamponi al naso. Mercoledì scorso l’intervento, che doveva durare 45 minuti si è protratto oltre due ore, poi mi ha chiamato dicendomi che aveva fatto e quattro ore dopo è stata dimessa”.

I due hanno pranzato e cenato per due giorni in una struttura ricettiva di Milano, venerdì mattina, mentre uscivano dall’hotel per tornare a casa, Stefania improvvisamente si è accasciata lungo il corridoio.

Da lì sono stati allertati i soccorsi e sono iniziate le manovre rianimatorie per circa venti minuti, poi è stata trasferita d’urgenza al Policlinico di Milano, dove in serata è stato dichiarato il decesso della 47enne.

Stefania Camela, era figlia unica e lascia i suoi genitori.