L’AQUILA – Erano destinati ad una donna residente all’Aquila ma domiciliata da due anni a Cupra Marittima i quattro chili di cocaina provenienti dall’America Latina e nascosti nel doppiofondo di una pentola. A scoprirlo sono stati gli agenti della guardia di finanza di Varese nel corso di un’operazione finalizzata al contrasto del traffico internazionale di stupefacenti. La spedizione, arrivata alla Cargo City dell’Aeroporto di Malpensa proveniente dall’Ecuador, è stata intercettata dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Malpensa che hanno ispezionato un pacco contenente un set di pentole apparentemente insospettabile. Tuttavia, l’acume investigativo e l’esperienza dei militari hanno permesso di notare tra i numerosi tegami visivamente perfetti uno più pesante degli altri ed in cui era stato ricavato un doppiofondo tra la parte di cottura ed il tegame contente la cocaina. I finanzieri hanno così deciso di seguire il pacco fino alla sua destinazione a Cupra Marittima dove la donna aquilana è stata arrestata in flagranza di reato. A seguito della successiva perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto anche dell’hashish e un bilancino di precisione e due telefoni cellulari che sono stati sequestrati. Il Gip di Fermo ha convalidato l’arresto in flagranza operato dalle Fiamme Gialle, disponendo la misura cautelare dell’indagata in carcere tenuto conto della condotta dell’indagata, visto che la donna organizzava il traffico da casa. Con questa operazione, la guardia di Finanza ha scoperto un traffico internazionale di droga impedendo l’approvvigionamento di un ingente quantitativo di cocaina destinata ai pusher del Piceno che avrebbe circa 6mila dosi che immesse sul mercato avrebbero fruttato circa 300mila euro.