Ddl post calamità: regole uniformi sulla ricostruzione

ROMA – Regole uniformi per le fasi della ricostruzione post calamità, norme più stringenti a tutela dei lavoratori, controlli maggiori sulla tracciabilità finanziaria . Sono solo alcune delle novità introdotte dal disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità che su proposta del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, è stato approvato dal consiglio dei ministri. Riguarda sia la ricostruzione post sisma che quella legata ad altre calamità. Anche i governatori delle regioni potranno essere nominati nel ruolo di Commissario straordinario alla ricostruzione, e nel caso di più regioni coinvolte, la scelta, ugualmente, potrà cadere su uno di loro. Il Commissario straordinario trenta giorni prima della scadenza dello stato di ricostruzione può emanare una ordinanza della durata massima di sei mesi con disposizioni in deroga al Codice degli appalti. Prevista anche la costituzione  di una struttura di supporto. In caso di “gravi inadempienze”, il Commissario può essere revocato. I fondi per la ricostruzione sono istituiti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Al Commissario straordinario è intestata una “apposita contabilità speciale aperta presso la Tesoreria dello Stato. La ricostruzione riguarda gli edifici pubblici e privati, compresi i beni ecclesiali, con priorità per le infrastrutture strategiche. Nei contratti di ricostruzione è sempre obbligatoria la “clausola di tracciabilità finanziaria. Tra le misure a tutela dei lavoratori della ricostruzione, c’è – tra le altre – l’obbligo per le imprese di “provvedere ad una adeguata sistemazione alloggiativa per i propri dipendenti”.