Nel pomeriggio della Vigilia di Natale, quando la nonna, Rosina Carsetti, è stata uccisa, Enea Simonetti è rimasto per circa un’ora nel parcheggio del supermercato dopo aver fatto la spesa. Per la precisione lo scontrino riporta l’orario delle 18.07 mentre il ragazzo sarebbe rientrato in casa dopo le 19, trovando il corpo della 78enne riverso in cucina, sua madre legata e il nonno chiuso in bagno da un presunto rapinatore. La sera del 24, quando fu ascoltato per la prima volta dai carabinieri Enea disse di essere andato a Macerata, nonostante la zona rossa, ora invece, afferma che fino alle 19 è rimasto in macchina nel parcheggio del supermercato a guardare dei video sul cellulare. Una contraddizione su cui il magistrato Vincenzo Carusi, che insieme al procuratore Giovanni Giorgio coordina le indagini, vorrebbe vederci chiaro, anche grazie alle perizie di Luca Russo, analista forense, dato che tutti e tre gli indagati lo scorso 7 gennaio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Su questo buco temporale di un’ora si è però pronunciato nel corso della nostra trasmissione Mi Oppongo uno degli avvocati difensori di Enea e dei suoi famigliari, Andrea Netti. Ma c’è un altro aspetto su cui i legali dei tre indagati vogliono far luce, ed è quello dell’ora esatta della morte di Rosina Carsetti. L’unico orario davvero certo è infatti quello delle 19.47 quando parte la richiesta di aiuto al 118.
Guarda il video: Omicidio di Montecassiano, sotto la lente le versioni del nipote di Rosina