Abitazioni sociali, uffici a servizio dei cittadini, casette a schiera e una nuova casa della cultura. Ecco il nuovo progetto per riqualificare il San Benedetto, grazie ad un accordo «concreto e storico» tra Comune di Pesaro, Regione Marche ed ASUR. «L’ex ospedale psichiatrico ha un valore storico per la nostra città, un edificio chiuso da tanti anni. Un tema che può trovare finalmente risoluzione attraverso le opportunità che si aprono nonostante il periodo complicato che stiamo affrontando – spiega il sindaco Matteo Ricci -. Nel 2021, in piena pandemia, si apre una nuova opportunità per gli investimenti. Opportunità che in passato non c’erano e che oggi dobbiamo sfruttare al massimo. Operazioni che anticipano il Recovery plan e che diventano prioritarie». L’accordo tra Comune, Regione e Asur ha come oggetto il recupero e la valorizzazione del “San Benedetto” ex ospedale psichiatrico, di proprietà dell’ASUR Marche. La riqualificazione del complesso immobiliare, che vede una collaborazione degli enti (Comune di Pesaro, Regione Marche, ASUR) prevede più fasi. Nella prima, il Comune si impegna ad approvare una variante urbanistica non sostanziale al Piano Regolatore Generale, per “spacchettare” le destinazioni d’uso del complesso, suddividendolo in quattro aree per un totale di circa 15mila mq di superficie calpestabile: Residenziale pubblico (5755 mq); Direzionale ASUR (6080 mq); Residenziale privato (1056 mq); Area culturale: terziario, servizi, biblioteca comunale (1457 mq). Dopo il passaggio e l’approvazione della variante da parte del Consiglio comunale, l’ASUR si impegnerà a cedere lo spazio della lavanderia (parte a sud del complesso, segnalata in azzurro e verde nella planimetria) al Comune di Pesaro. Allo stesso tempo, provvederà ad un intervento di recupero edilizio degli spazi tra via Belvedere e via Mammolabella, quelli che si affacciano sul giardino interno (in blu nella planimetria), per destinarli ad uffici direzionali dell’ASUR (costo stimato di circa 6milioni di euro). Cessione ed interventi che verranno realizzati con il contributo della Regione Marche, che si impegna ad approvare le determine ASUR per il passaggio degli immobili, a collaborare economicamente al recupero edilizio e a vendere come residenze private (case a schiera) gli immobili che insistono su via Mammolabella (segnalati in arancione nella planimetria). Parallelamente il Comune di Pesaro, con il sostegno di Regione Marche e ASUR, parteciperà al “Bando Abitare”, per il recupero della parte principale del San Benedetto (quella che si affaccia su corso XI Settembre, la struttura disposta su 4 piani fuori terra segnalata nella planimetria in rosso, costo intervento sui 12milioni), da destinare ad edilizia residenziale pubblica. Nel caso in cui il bando vada a buon fine, il Comune di Pesaro diventerà proprietario della parte in oggetto corrispondendo ad ASUR un controvalore. «Un accordo storico – continua Ricci -. Finora si è sempre parlato di una gara per l’intera struttura, un’impostazione che non ha portato al risultato. Dal primo incontro che abbiamo avuto, l’assessore Aguzzi ci ha consigliato di dividere lo spazio e le responsabilità degli enti». Bandi nazionali, risorse europee che arriveranno, «una fase straordinaria per gli investimenti. In questo accordo ognuno sa cosa deve fare, Asur e Regione dovranno ristrutturare circa 6mila metri per gli uffici, potranno mettere in vendita spazi per edifici residenziali. Comune e Regione partecipano insieme ad un bando per la parte più imponente dell’edificio, mentre come Amministrazione interverremo sulla parte della ex lavanderia. Stiamo già lavorando ad una variante non sostanziale per dividere l’intervento, che punta ad intercettare le risorse che ci sono: se riusciamo, da subito, a vincere uno di questi bandi, riusciremo a partire con una parte degli interventi. Ci vorrà ancora tempo, ma finalmente abbiamo un quadro chiaro di intervento, responsabile, pragmatico e unitario per un edificio che potrà rivedere la luce e che riqualifica un’area di Pesaro ormai spenta». Al fianco di Ricci, l’assessore regionale all’Urbanistica, Stefano Aguzzi: «Fa piacere che ci sia la collaborazione tra enti: in questi 4 mesi e mezzo da assessore regionale, ho cercato di instaurare questo tipo di rapporti con tutti i sindaci della regione, perché sono loro i rappresentanti del territorio. Nel caso del San Benedetto, ho cercato di interpretare il prima possibile le richieste del sindaco di Pesaro: era difficile trovare una soluzione unica per il San Benedetto, dal momento che servirebbe un investimento da circa 40 milioni di euro, e quindi nell’incontro con l’amministrazione comunale ho suggerito da subito di spezzettare le iniziative. Ci siamo incanalati quindi sul bando che finanzia la rigenerazione urbana e abbiamo abbozzato, come Regione, la proposta che è piaciuta al Comune. Tra le novità che abbiamo previsto nell’accordo con il Comune di Pesaro c’è il fatto che la cessione della ex lavanderia avverrebbe anche se non va in porto tutta la partita. Se il progetto, invece, dovesse essere finanziato, si prevede l’acquisto da parte del Comune della parte che dà su Corso XI Settembre. L’Asur Marche ha confermato oggi che ristrutturerà la parte a fianco per portarvi servizi e uffici che sarebbero più raggiungibili nel centro città. Inoltre Asur venderebbe la parte abitativa che si affaccia su via Mammolabella. L’iniziativa è molto ben calibrata e ha possibilità serie di andare in porto. Sono molto fiducioso del percorso che è stato intrapreso che è una novità rispetto al passato: mi fa piacere poter collaborare con l’amministrazione di Pesaro e penso che i prossimi periodi saranno ricchi di possibilità per i bandi ministeriali futuri e per le risorse che giungeranno con il Recovery plan». «Viviamo una congiunzione unica, che permette di dare una soluzione organica a uno dei più longevi temi della città. Il lavoro inizia oggi, con il bando di rigenerazione urbana “Abitare” come fondamentale attivatore, per procedere a ritmo serrato» aggiunge il vicesindaco e assessore con delega alla Ricerca di finanziamenti nazionali e comunitari Daniele Vimini. Il valore totale dell’operazione è di oltre 40 milioni: gli interventi di riqualificazione sono stimati intorno ai 37 milioni; una cifra che va sommata agli 8 (base d’asta con cui la Regione Marche tentò di alienare l’immobile nel 2018) del valore di un complesso che conta una superficie calpestabile totale di 14.348 metri quadri. Numeri che impongono «un sano realismo – commenta Vimini – su cui impostare un’operazione sinergica in grado di attivare contemporaneamente tutte le trasformazioni e le rigenerazioni». Tra gli interventi su cui il Comune investirà le risorse previste dal bando “ABITARE” (per il progetto dedicato alla rigenerazione urbana dell’asse via Mazza-via Passeri, costo stimato di 1,8milioni) anche il nuovo “polmone” della cultura con una “casa del Rof” «in cui concentreremo gli spazi destinati agli artisti e in cui realizzeremo l’estensione della sala studio per i tanti studenti che frequentano la biblioteca San Giovanni (via Massimi)». Il risultato sarà un’area «di forte permeabilità in cui sarà possibile pensare anche a punti-spettacolo e a spazi destinati a concerti e luoghi da destinare ai momenti di rappresentanza».