Oltre centomila cinghiali presenti in Abruzzo. La Coldiretti lancia l’allarme sull’emergenza sicurezza e la difesa dei raccolti e chiede l’apertura di un tavolo regionale.
“L’ultimo fatto di cronaca, che ha visto prendere a fuoco un’automobile dopo l’impatto con un cinghiale in corsa nelle vicinanze di Atessa, conferma che non è mai stato così alto in Abruzzo l’allarme per l’invasione della fauna selvatica che distrugge i raccolti agricoli, stermina greggi e causa pericolo in strada mettendo a rischio l’incolumità delle persone”. Lo dice Coldiretti Abruzzo in una nota, ribadendo che la presenza dei selvatici ha assunto ormai proporzioni straordinarie, che riguardano le campagne ma anche i centri urbani dove i cinghiali sono ormai diventati presenze fisse che razzolano tra i rifiuti con rischi concreti per la salute e la sicurezza di agricoltori e cittadini.
“Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato notevolmente negli ultimi anni”, denuncia Silvano Di Primio, presidente di Coldiretti Abruzzo. “Siamo di fronte a un pericolo importante per la sicurezza e la salute degli automobilisti sia su strada che su autostrada”. Una emergenza che inoltre sta provocando l’abbandono delle aree interne, problemi sociali, economici e ambientali con inevitabili riflessi sul paesaggio e sulle produzioni”. Per la Coldiretti, “è necessario trovare risposte efficaci e non continuare a tergiversare su una problematica che è ormai fuori controllo e chiediamo all’assessore alle politiche agricole Emanuele Imprudente l’apertura di un tavolo dedicato ad affrontare l’emergenza”.