La giornata senza contagi registrata ieri nelle Marche, nonostante oggi si riscontrino 16 positivi, rappresenta l’indice di “una luce che intravvediamo in fondo al tunnel”. Lo sottolinea il presidente della Regione Francesco Acquaroli, a margine della seduta del Consiglio regionale. Soddisfazione del presidente anche per le indicazioni del governo sull’eliminazione dell’obbligo della mascherina all’aperto in zona bianca (in assenza di assembramenti) dal 28 giugno: “il Cts è stato chiaro – commenta – è una scelta politica ormai che all’esterno, se non gira il virus, se non c’è pericolo” non vi sia l’obbligo di mascherina. “Credo sia giusto – aggiunge -, anche con il caldo di questi giorni, vivere tranquillamente questa stagione. Sperando che in autunno non ci sia più la necessità di indossare la mascherina”. Occorre però, prosegue Acquaroli, “restare attenti: zero casi in un giorno non vuol dire che il virus non c’è più ma che l’impatto è basso; d’altra parte, i movimenti ci sono in Italia, dall’estero arrivano continuamente persone che girano per lavoro per studio, per turismo e altro ed è chiaro che c’è un pericolo che le varianti possano arrivare da noi”. Questo “non significa che non dobbiamo vivere la nostra vita ma che dobbiamo fare attenzione a tutte le indicazioni del Cts, alle raccomandazioni del ministero e dalla Regione. Nella filiera di contrasto alla pandemia – conclude il presidente della Regione Marche – ci sono raccomandazioni fondamentali per far sì che, qualora ci siano contagi con le varianti, possano essere subito isolati. Se noi rispettiamo le regole non è che il virus scompare ma riusciamo a tenerlo sotto controllo”