“Quello a cui stiamo assistendo è un accanimento sportivo gratuito e del tutto inopportuno”. Così, in una nota congiunta, il Comune di Fano e la società di calcio Alma Juventus Fano dopo il no del Coni sul reintegro del club granata in serie C.
“Il Comune di Fano e la società Alma Juventus Fano 1906 – comincia la nota – accolgono con disappunto e profonda delusione la bocciatura da parte del Collegio di Garanzia del Coni del ricorso presentato dall’Alma Juventus Fano 1906 sull’esclusione dal campionato di Serie C, ratificata dal Consiglio Federale del 4 agosto attraverso il comunicato 51/A”.
“Quello a cui stiamo assistendo è un accanimento sportivo gratuito e del tutto inopportuno. E’ evidente come davanti a questa ingiustizia siamo parte lesa. La conferma a ciò, è arrivata durante la discussione dell’udienza del Collegio di Garanzia svoltasi in data odierna a cui ha partecipato anche il presidente Russo, relativa al ricorso presentato dalla società Alma Juventus Fano 1906 s.r.l. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Lega Nazionale Professionisti (Lega Pro)”.
“Lo studio Legale Chiacchio, incaricato dalla società a giustificare l’illegittimità della bocciatura da parte della FIGC alla sua domanda di riammissione in Serie C, ha ribattuto sul fatto che il 27 luglio, il consiglio federale ha votato una graduatoria nella quale l’Alma occupava la quinta posizione, mentre il 4 agosto lo stesso consiglio federale ha decretato che la società granata non fosse in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità al Campionato Serie C 2021/2022”.
“Questa diversità di giudizio appare incoerente e ingiustificata. Del resto, se l’Alma Juventus Fano 1906 non avesse avuto requisiti idonei per disputare la prossima serie C, sarebbe dovuta essere esclusa, come avvenuto con altre società, il 27 luglio, occasione nella quale sulla base dei pareri delle rispettive commissioni, la FIGC aveva avallato la domanda presentata dalla società granata”.
“Inoltre, dall’accesso agli atti concretizzato dall’Alma Juventus Fano 1906, è emerso come la Fidelis Andria abbia inviato il 27 luglio l’integrazione alla polizza fideiussoria presentata. Inoltre, dal 27 luglio al 4 agosto non è stato prodotto alcun documento dalla FIGC teso a manifestare criticità o inadempienze riferibili all’Alma Juventus Fano 1906”.
“Questo scenario delinea la volontà, manifesta, di penalizzare la società e la nostra città. Questo non lo accettiamo. Lo sport si basa sulla trasparenza e su alti valori che oggi sono stati calpestati. La stessa società Alma Juventus Fano in queste ore, tramite lo Studio Legale Chiacchio, si sta riservando la possibilità di percorrere ulteriori strade, affinché vengano fatte valere le proprie evidenti ragioni, difendendo il diritto di disputare la prossima serie C”.
“Qualora ciò non si dovesse palesare, il presidente Mario Russo garantisce il proprio impegno, attribuendo ulteriori energie nei confronti della causa granata. E’ obiettivo della nuova proprietà fare il possibile affinché l’Alma torni a disputare immediatamente il professionismo, categoria che le spetta. Ci sarà, inoltre, la volontà di creare un forte legame tra la squadra, la tifoseria e tutto l’ambiente così da attuare un programma ambizioso caratterizzato dall’attaccamento verso questi colori e questa tradizione calcistica. Trasformeremo la nostra delusione in determinazione, per crescere più forti. Del resto, nel fuoco, il ferro viene forgiato. L’Alma non si arrende. Forza Alma”.
Nella foto lo stadio Mancini di Fano