SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Meno di quattro mesi da direttore tecnico della Samb, sotto la disastrosa gestione Domenico Serafino. Arrivato il 21 settembre 2020, esonerato l’11 gennaio 2021. Ora Stefano Colantuono torna in panchina e lo fa in una piazza che conosce bene: Salerno.
L’allenatore romano, sambenedettese d’adozione, rimpiazza il marchigiano Fabrizio Castori, che dopo la promozione in serie A paga il brutto inizio di campionato, con 4 punti in 8 giornate e l’ultimo posto in classifica. Il ribaltone è maturato dopo la sconfitta della squadra granata ieri sul campo dello Spezia.
Colantuono in estate a lungo ha provato a far ripartire il calcio rossoblù insieme alla cordata degli imprenditori locali, mentre in precedenza era finito sotto l’occhio del ciclone per il contratto faraonico (per la Lega Pro) che gli aveva accordato Serafino: quinquennale da 986mila euro lordi.
“Sono molto felice di tornare a Salerno dove sono stato benissimo e dove fui costretto per motivi familiari ad interrompere un percorso” queste le prime parole di Colantuono dopo l’ufficialità. “Ringrazio il Generale Marchetti e la Società per la fiducia riposta in me e non vedo l’ora di rimettermi al lavoro. Riabbraccio con grande entusiasmo un posto dove mi sono trovato benissimo e una tifoseria straordinaria. Da domani si torna in campo con grande impegno e fiducia perché credo ci siano tutte le condizioni per fare un ottimo lavoro e centrare l’obiettivo salvezza”.