di Pier Paolo Flammini
Clicca sul video allegato sopra per rivedere la puntata di Cuore di Calcio andata in onda domenica 24 in diretta dalle 20 alle 21.30
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un “laboratorio Samb”, complice la regola degli under che obbliga a schierare tre giovani nati nel nuovo Millennio e la partenza ritardata. Dopo la prima vittoria dei rossoblu nel campionato di Serie D, non è il tempo dei primi bilanci ma, quanto meno, delle prime prospettive in un torneo quanto mai complicato, se non fosse per gli 11 punti di ritardo accumulati dalla capolista, l’Atletico Terme Fiuggi.
Cipolletta e Ferri Marini
“Sono qui per vincere il campionato” ha ribadito Angiulli, e questo intento traspare anche dai movimenti della società. Le parole del direttore generale Luca Faccioli a “Cuore di Calcio” a tal riguardo appaiono ben meditate (si guardi la trasmissione su YouTube allegata in alto al presente articolo).
Roberto Renzi, Federico Angiulli e Massimo Donati
PORTIERE Knoflach ha esordito e ha convinto, dall’alto della sua esperienza. Il recupero fisico di Abbrandini concederà a mister Donati la possibilità di valutare eventuali cambi all’assetto under, mentre Bruno fino ad ora non ha convinto (un tiro non irresistibile e un gol a Nereto, ad esempio). La “virata” verso Knoflach pare certa almeno nell’immediato, considerando che la Samb è stata, nelle prime cinque giornate di campionato, la difesa più battuta (12 gol presi) e solo con l’arrivo del portiere austriaco la porta è rimasta inviolata. Non è un caso. Inoltre se si vuole ambire ai primi posti, la regola primaria del calcio italiano che in Serie D forse è ancora più valida è quella di prendere pochi gol: non è una caso che Atletico Terme Fiuggi e Pineto, prima e seconda in classifica, abbiano le difese migliori con appena tre gol presi.
DIFESA Cipolletta sembra un punto fermo, mentre l’altro posto di centrale difensivo se lo contendono. Zgrablic, Varga e De Santis rappresentano alternative. Due under invece sugli esterni: il buon Lorenzo Alboni a destra, autore anche del gol della vittoria contro il Fano, molto bravo in fase offensiva e un po’ meno nel difendere (sembra un giovane Rapisarda), mentre a sinistra non si è ancora arrivati ad una scelta più stabile, anche se sinceramente Lorenzoni nella ripresa sempre contro il Fano non è sembrato male. Non sembra possibile, anche per la necessità di avere due under in questo settore, ipotizzare una difesa a tre, per la ridotta presenza di under negli altri settori, a partire dall’attacco.
CENTROCAMPO Probabilmente nelle intenzioni iniziali di Donati – e forse la cosa viene ancora adesso carezzata – si puntava ad un duo mediano formato da Angiulli e Lulli. Non che non sia possibile e non dia affidamento: tuttavia l’incastro degli under in questo caso diventerebbe problematico, a meno che non si decida di giocare con Abbrandini la qual cosa, per il momento, appare accantonata come spiegato sopra. Dunque Donati è obbligato – si veda per i dettagli il reparto “attacco” di seguito – a schierare tre centrocampisti centrali: Angiulli in qualità di mediano basso-regista, Lulli interno di destra, e uno tra Lorenzoni, Amoruso e Lisi (tre under) a supporto.
ATTACCO La ricchezza almeno numerica del fronte offensivo rossoblu lascerebbe intendere che lo schema preferito sarebbe quello con quattro attaccanti, o almeno un attaccante e tre mezze punte (il 4-2-3-1 di cui abbiamo accennato prima). Ma in attacco, reparto per altro molto ricco, ci sono quattro under utilizzabili: Peroni, classe 2000, e già esperto in questo campionato; Cum, classe 2002, autore di un gol contro la Recanatese ma al momento infortunato; Travaglini, classe 2002 e Fabretti, anche lui del 2002, fino ad ora meno impiegato (e anche lui con qualche acciacco negli ultimi giorni). Se per ogni under in campo occorre precauzionalmente averne un altro nello stesso ruolo in panchina, ciò comporta che un solo under giocherà nel reparto offensivo anche perché ben sei sono gli over di questo reparto.
Di Domenicantonio, Peroni e Angiulli
Due under in attacco sarebbero infatti in contrasto con l’abbondante disponibilità di over: Mendicino, De Sena e il nuovo arrivo Svarups come centravanti, Ferretti e Ferri Marini sfruttabili come esterni e come seconda punta, Di Domenicantonio esterno d’attacco. Sei giocatori che si giocherebbero tre posti nello schema 4-2-3-1 (con Knoflach in panchina però…) e appena due con il 4-3-3 (con Knoflach in porta: se giocasse Abbrandini il discorso sarebbe diverso).
Insomma per Donati un “tetris” niente male, inoltre con la consapevolezza che l’allenatore rossoblu e la sua squadra sono chiamati alla vittoria ad ogni domenica, perché qualsiasi passo falso potrebbe compromettere l’agognato recupero.