ASCOLI PICENO – Nelle prime ore del mattino di lunedì 25 ottobre, nelle province di Brescia, Milano, Reggio Calabria, Cremona e Ascoli Piceno, uomini della Polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza di Brescia, coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia – hanno eseguito, nell’ambito dell’operazione “Atto finale“, 14 misure cautelari, di cui 12 in carcere, nei confronti di soggetti contigui ed inseriti in contesti di criminalità organizzata di stampo ndranghetista e gravemente indiziati, a vario titolo, di usura ed estorsione commessi con metodo mafioso in Lombardia, Marche e Calabria.
Tra questi anche un detenuto già recluso nella casa circondariale di Marino del Tronto.
L’indagine è stata avviata nel dicembre 2020, quando un libero professionista residente nel Bresciano, esasperato e stremato dalle continue minacce e pressioni psicologiche patite, aveva deciso di denunciare. Nei mesi precedenti trovandosi in difficoltà post lockdown aveva chiesto soldi a soggetti legati a cosche della ‘Ndrangheta.