Macerata – Bimba vola dal terzo piano, accusata di tentato omicidio la madre

Si sarebbe chiusa in camera con la figlia e, in preda ad un raptus di lucida follia, avrebbe gettato la figlia di quattro anni dal terzo piano. Un volo di dieci metri prima di atterrare sul marciapiedi. Questa è la ricostruzione compiuta dalla Squadra Mobile di Macerata, coordinata dal pm Stefania Ciccioli. La 40enne ora è stata sottoposta a fermo di polizia con l’accusa di tentato omicidio.

La misura è scattata dopo le indagini dalla polizia anche in base a testimonianze. La donna, che ha tentato il suicidio, secondo gli inquirenti, avrebbe agito per il timore del tutto immaginario e infondato, che il papà della bimba si recasse in India con la figlia ora ricoverata all’ospedale Salesi di Ancona. Il bollettino del nosocomio parla di condizioni “stazionarie” e la piccola resta in “prognosi riservata”, nel reparto di Rianimazione pediatrica.

La madre è piantonata dalla polizia in Psichiatria, in stato di fermo per tentato omicidio. La piccina è sveglia e cosciente ma sedata. I medici del reparto, guidato dal primario Alessandro Simonini, sono “relativamente ottimisti” ma ancora è presto per esprimersi riguardo all’evoluzione delle condizioni della bimba e la prognosi resta per ora “riservata”.

La piccola paziente, fanno sapere gli Ospedali Riuniti di Ancona, ha subito una “lesione vertebrale ma senza interessamento mielico”; ha riportato contusioni polmonari bilaterali, e una piccola falda di pneumotorace bilaterale”. Inoltre ha riportato una “frattura biossea dell’avambraccio sinistro” e un’altra ” alla gamba destra” (femore), oltre a ferite profonde al collo. Nella notte appena trascorsa i medici hanno eseguito una revisione chirurgica delle ferite al collo con sutura.

In queste ore la bambina viene sottoposta a intervento per riduzione delle fratture”. Un quadro articolato nel quale la prognosi resta per ora “riservata” e per il quale non si può parlare ancora di ‘fuori pericolo’, anche se i medici fanno trapelare un “relativo ottimismo”.