di Pier Paolo Flammini
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sbandata della maggioranza Spazzafumo in Consiglio Comunale. Sbandata, e non scontro, perché la maggioranza consiliare, su proposta di Giorgio De Vecchis (San Benedetto Viva), ha deciso di abbandonare l’aula, facendo mancare il numero legale, in occasione della discussione sulla mozione sulla Sanità presentata da Aurora Bottiglieri (Pd-Art.1-Nos). Mozione che era stata ritirata nella precedente assise e ripresentata alla vigilia del Consiglio Comunale Aperto del 12 maggio, alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
La mozione Bottiglieri contesta le scelte della giunta regionale in merito al “Piano di Edilizia Sanitaria” in base al quale non risulta una struttura di Primo Livello a San Benedetto e un “adeguamento della previsione di spesa per l’ospedale di San Benedetto adeguata a quella degli altri nosocomi di primo livello della regione”. E inoltre “il riequilibrio dei posti letto” rispetto al resto della regione, il “finanziamento minimo sufficiente per la progettazione esecutiva” e non il mero “studio di pre-fattibilità”, la “localizzazione di un ospedale di comunità ma non nell’attuale Madonna del Soccorso” e infine “la restituzione dei servizi tolti all’ospedale sambenedettese”.
“Mi sarei aspettata una discussione per arrivare all’appuntamento del 12 maggio in maniera unita – spiega Bottiglieri – Invece la maggioranza rifiutandosi di discutere e magari di emendare la mozione ha preferito evitare discussioni, ma non è stato un bello spettacolo per la città”.
Da parte sua Giorgio De Vecchis, il quale ha invitato i colleghi di maggioranza a disertare la discussione (ma in disaccordo Umberto Pasquali è rimasto sui banchi dell’assise), spiega la posizione: “Avevamo chiesto a Bottiglieri anche in Commissione di non portare la mozione, come nei mesi scorsi si è chiesto a Micozzi. Non so chi consigli la consigliera, ma per noi è fondamentale conoscere la posizione della Regione il prossimo 12 maggio e, se ci saranno delle valutazioni in disaccordo, allora penseremo ad una nuova mozione. Perché resta valida quella approvata nella scorsa Amministrazione con la richiesta di un ospedale di Primo Livello in Riviera in virtù del numero di abitanti”.
Ma è Umberto Pasquali ad esprimere un duro disaccordo circa questa posizione, anche se “questo non significa che io esca dalla maggioranza”.
“Le maggioranze devono guidare le discussioni del Consiglio, e non subirle o rifiutarsi di discuterle. Poiché la mozione di Bottiglieri sostiene proprio quanto votato anche dallo stesso De Vecchis in Consiglio Comunale, ovvero un Ospedale di Primo Livello a San Benedetto, allora De Vecchis non poteva votarla se poi questa posizione non sarà quella di Acquaroli – afferma – Ricordo che De Vecchis alle regionali si è candidato proprio nella lista di Acquaroli, come fa a presentarsi adesso in contrasto aperto con lui?”
“Invece se avesse votato contro, ovvero contro un ospedale di Primo Livello in Riviera, la maggioranza con che faccia si sarebbe presentata in giro per San Benedetto? – continua l’esponente socialista – Ecco che quindi l’unica soluzione per loro è non partecipare alla discussione. Un’onta per la politica sambenedettese. Perché non si vieta, nel luogo deputato alla discussione, la discussione stessa”.
“Aspettare le parole di Acquaroli prima di prendere una posizione? Ma cosa diciamo? La Regione parla con gli atti, e gli atti vedono una totale dimenticanza di San Benedetto: meno fondi, nulla per l’ospedale se non 400 mila euro per una pre-fattibilità, quindi il nulla in termini pratici. Inoltre voglio sapere quali sono i servizi sanitari tolti dal nostro ospedale per essere spostati ad Ascoli negli ultimi venti anni: se ne sente sempre parlare, ma non si dice mai niente” conclude.
Mancano cinque giorni al Consiglio Comunale Aperto e la situazione è comunque in evoluzione: a sinistra si preannuncia una conferenza stampa mentre la maggioranza e il sindaco Spazzafumo, seppur hanno evitato la discussione odierna, dovranno confrontarsi con Acquaroli con le buste da scegliere: la Uno, ovvero la richiesta di un Primo Livello, la Due, ovvero un “Primo Livello su due plessi” come ribadito da Castelli, o la Tre. Ovvero le briciole.