Barche ancora ferme, nella notte scintille al porto

Buona la prima uscita, ma forse sarà l’ultima della settimana

Domani mattina alle 10 la marineria sambenedettese tornerà ad incontrarsi al mercato ittico per decidere il da farsi sulla protesta per il caro-gasolio che ha raggiunto il prezzo di 1,20 euro al litro.

Stessa cosa per il compartimento di Ancona che, dopo l’uscita in mare di domenica sera è attualmente in porto e nelle prossime ore vedrà se ripartire per un’altra giornata di pesca in settimana, oppure se restare attraccati in banchina.

L’unica a scioperare ad oltranza nelle Marche è la marineria di Civitanova.
Il ritorno del pescato fresco è stato accolto bene dai mercati con il prezzo di vendita piuttosto favorevole per i pescatori e i commercianti.

Ma oggi le barche sono di nuovo tutte ferme e gli animi sono sempre più tesi.

Una sorta di guerra tra poveri: lo dimostra l’ennesima nottata ad alta tensione vissuta ieri al porto di San Benedetto del Tronto dove una cinquantina di marittimi provenienti, da Pescara, Vasto e Termoli sono arrivati con la volontà di voler bloccare la vendita del pescato e di convincere la marineria locale a non ripartire.

Fortunatamente non ci sono stati grossi disordini, anche perché hanno trovato le forze dell’ordine già schierate in banchina e alcuni posti di blocco al casello dell’A14.
La Polizia ha sequestrato anche cinque bottigliette d’acqua riempite di gasolio. Il dubbio è che potessero essere utilizzate per qualche gesto di protesta eclatante: o come bottiglie incendiarie o per gettare il carburante sul pesce e rovinarlo.