Si vanno concentrando nella zona di Castelleone di Suasa (Ancona), su entrambe le sponde del fiume Nevola, le ricerche di Mattia, il bimbo di 8 anni disperso da giovedì sera. Il piccolo è stato travolto dall’ondata di acqua e fango, dopo essere uscito dall’auto con la madre Silvia. La mamma è ora ricoverata a Senigallia, in un disperato tentativo di salvarsi. E’ iniziato verso le 7:30 il quinto giorno di ricerche da parte di vigili del fuoco, protezione civile e soccorso alpino. Più valle, in zona Barbara, Ostra Vetere, sempre sul greto del fiume si cerca anche Brunella Chiù, 56 anni, la seconda persona dispersa inghiottita dall’acqua mentre, con ai figli Noemi, 17 anni, trovata morta, e Simone, salvo aggrappandosi a una pianta, lasciava casa durante l’emergenza. Nelle province di Ancona e Pesaro, le due più colpite, sono arrivate squadre dei vigili del fuoco da varie parti d’Italia: Lombardia, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Toscana, Veneto e Emilia Romagna. Tra questa una squadra da Modena che sta operando a Castelleone di Suasa e a Senigallia. “Tutti speriamo di ritrovarlo…”, commenta laconico il caposquadra Giorgio Pattuzzi, esperto Saf ma in questo caso nella squadra ‘ordinaria’ di ricerche in sostegno ai colleghi marchigiani formata da nove unità tra cui due caposquadra. In lontananza, nei pressi dell’azienda agraria Patti Vanocci Lidia si sentono le motoseghe che tagliano alberi e mezzi meccanici al lavoro. “Fusti fino a 15 metri di lunghezza con radici enormi strappate dall’acqua alla terra e trasportate lungo il fiume“, spiegano i pompieri: Sul posto un mezzo polisoccorso, un pick up del settore nautico, gruppi elettrogeni. Sono almeno quattro le squadre, coordinate dalla ‘base’ di Barbara, che lavorano ‘a terra’, a pettine su entrambe le sponde del corso d’acqua, in quest’area dove era stata trovata l’auto Mercedes Classe a dove viaggiavano Silvia e Mattia. I vigili del fuoco stanno smassando tonnellate di legname alla ricerca di Mattia: da ieri al lavoro anche il nucleo cinofili con i cani che hanno utilizzato come campione lo zaino di scuola del bimbo ritrovato però 8 km più a valle, posizione non indicativa per la localizzazione di Mattia. |