Con la cerimonia di sabato 22 ottobre, si è chiusa ufficialmente la due-giorni che il Comune di Monsampolo del Tronto ha organizzato in memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dal loro brutale assassinio per mano della mafia.
Nella serata di venerdì 21, il Generale dell’Arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini, già comandante della sezione antimafia di Palermo tra il 1981 e il 1985 e stretto collaboratore del giudice Falcone, intervistato dalla giornalista Gloria Caioni, ha presentato il suo libro “Noi, gli uomini di Falcone”, raccontando ai tanti intervenuti vicende ed episodi che fanno parte della storia del nostro Paese, insieme ad aneddoti e curiosità del suo rapporto con il Giudice Falcone e con il pentito Tommaso Buscetta.
Nella mattinata di sabato 22, la comunità di Monsampolo si è ritrovata nella nuova piazza di Stella per la cerimonia ufficiale di intitolazione proprio ai due magistrati, barbaramente uccisi dalla mafia nel 1992. Una giornata davvero emozionante alle quale, oltre agli alunni delle scuole di Monsampolo, hanno partecipato anche le autorità civili, militari e religiose.
Molto toccanti sono stati i contributi di Umberto Monti, Procuratore capo della Repubblica di Ascoli Piceno e di Francesca Martinelli, referente del Premio Nazionale Paolo Borsellino, così come la testimonianza del Generale dell’Arma dei Carabinieri Angiolo Pellegrini che ha raccontato ai presenti il suo ultimo incontro con Falcone, poco prima della sua tragica scomparsa nel maggio del 1992.
“Abbiamo fortemente voluto questa intitolazione – ha dichiarato il Sindaco Massimo Narcisi – sia per ricordare i due magistrati e gli agenti delle loro scorte, e sia per ribadire l’impegno della nostra comunità a fuggire la rassegnazione e l’indifferenza e ad adoperarsi, a tutti i livelli, per custodire e coltivare il fiore della legalità. Lo abbiamo fatto dedicando un luogo simbolo del nostro territorio a due esempi di legalità e di alto senso del dovere, per ricordarci e per ricordare a chiunque godrà di questo spazio, che tocca a ciascuno di noi ora, far camminare sulle nostre gambe le loro idee”.
Nel corso della cerimonia una rappresentanza degli alunni delle scuole di Monsampolo ha letto alcuni brani molto toccanti sulla vita di Giovanni Falcone e posizionato un mazzo di fiori e alcuni pensieri da loro preparati, sotto il monumento dedicato ai due giudici che rimarrà a Monsampolo, grazie alla collaborazione il Premio Nazionale Paolo Borsellino, fino al 27 ottobre. Realizzato in pietra di Majella, è stato ideato dagli studenti del liceo artistico di Castelli sotto la guida del maestro e scultore Valentino Giampaoli e ritrae i due giudici sorridenti riprendendo l’immagine storica del fotografo Tony Gentile.