Nella casa circondariale di Teramo, questa mattina, un detenuto tossicodipendente di origini magrebine ha preteso la somministrazione di un farmaco che, il sindacato sottolinea, essere bandito in molti carceri per il rischio di dipendenza che genera. Vedendoselo negato, il detenuto, ha causato diversi disordini all’interno della sua sezione. La Polizia Penitenziaria ha gestito la situazione. Il sindacato sottolinea a come bisogna evidenziare però la mancanza di strumentazioni di supporto che potrebbero aiutare in situazioni di questo tipo. Inoltre viene sottolineato come, in un contesto con diversi casi di tossicodipendenza e di patologie psichiatriche gradi, non si interpelli anche l’area di sicurezza prima di operare la scelta di reintrodurre determinate tipologie di psicofarmaci.
Il Sappe, il Sinappe, l’USPP, la CISL e la CGIL fanno un appello al prefetto chiedendo di andare a costatare di persona le condizioni degli agenti e chiedono un incontro con la ASL di Teramo e il Presidente della Regione