E’ partita oggi alla volta di Kiev la salma di Anastasiia Alshrj, la profuga ucraina di 23 anni uccisa dall’ex marito il 13 novembre scorso a Fano. Con lei sull’aereo anche la madre ed il figlioletto di due anni. Subito dopo l’omicidio, il piccolo era stato temporaneamente affidato al deputato della Lega Mirco Carloni, titolare insieme alla sorella del ristorante dove Anastasiia aveva trovato lavoro. Oggi il sindaco di Fano Massimo Seri ha disposto il lutto cittadino “interpretando il sentimento di cordoglio della città di Fano.
La donna era arrivata a Fano nel marzo 2022 da Kiev, all’ indomani dell’invasione russa, insieme al marito 42enne e al figlio della coppia di due anni. E negli ultimi mesi a causa di un rapporto sempre più conflittuale aveva manifestato la volontà di separarsi.
Addirittura l’11 novembre, la donna si era rivolta ai Carabinieri per denunciare vessazioni da parte del marito ed aveva deciso di lasciare la casa in cui viveva con il coniuge per rifugiarsi in quella di un amico e collega di lavoro.
E’ stato lui a chiamare i Carabinieri di Fano dopo che Anastasiia lo scorso 13 novembre aveva deciso di rientrare nell’abitazione che condivideva con il marito ed il figlioletto per prelevare degli effetti personali per poi scomparire.
Da lì sono scattate le ricerche che hanno permesso di rintracciare l’uomo alla stazione ferroviaria di Bologna. Una volta in stato di fermo, è stato proprio lui a fornire alcuni elementi grazie ai quali è stato ritrovato il cadavere della giovane nelle campagne di Fano e una borsa con degli indumenti da donna e due coltelli. Oggi il triste ritorno in Ucraina.