Ieri sera, giorno della sentenza della Corte d’assise d’Appello di Ancona che ha condannato all’ergastolo Giuseppe Spagnulo e sua moglie Francesca Angiulli per l’omicidio del carabiniere Antonio Cianfrone, Spagnulo, recluso nel carcere di Ascoli Piceno, avrebbe rifiutato le cure per i problemi cardiaci che nei giorni scorsi lo avevano portato al pronto soccorso del Mazzoni.
Cure ritenute salvavita, tanto che a quel punto si è proceduto con un Trattamento sanitario obbligatorio per l’uomo, il quale all’arrivo dei sanitari del 118 e della Polizia locale, avrebbe colpito con una testata una guardia penitenziaria.
Si tratta del quarto episodio di violenza in carcere in appena due giorni a Marino del Tronto.
L’agente è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale Mazzoni, mentre Spagnulo si trova ora piantonato in psichiatria.