Lo sfogo dei sindacati dopo il drammatico incidente mortale avvenuto questa mattina alla Polver di Fano e costato la vita Giacomo Cesaretti, operaio di 26 anni. “Siamo di fronte all’ennesima morte avvenuta sul lavoro”- Così in una nota Roberto Rossini della Cgil di Pesaro Urbino. “Non è accettabile – insiste il sindacalista – che un giovane uomo possa perdere la vita per lavorare. L’ennesima vita spezzata ingiustamente che non si può accettare”.
Sulla vicenda intervengono anche Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di Pesaro Urbino: ” “Prima di legiferare sulla sicurezza, consigliamo al ministro del Lavoro di ascoltare le parti sociali per potenziare l’attività di controllo”
Sotto choc la comunità di Roccosambaccio di Fano, dove il giovane viveva insieme alla mamma vedova e al fratello. Pietro avrebbe compiuto 27 anni il prossimo ottobre e questa mattina stava controllando una vasca dove vengono immersi i manufatti metallici per un trattamento. Dalla dinamica emergerebbe che il ragazzo sia rimasto impigliato in un carrello elevatore utilizzato per immergere i metalli in una vasca, rimanendo schiacciato da un carroponte, mentre utilizzava una pressa.
Nel 2022 in Italia sono stati oltre mille i morti sul lavoro. Un dato in aumento del 21% rispetto al 2021.