ASCOLI PICENO – Hanno deciso di rinunciare all’udienza preliminare e chiedere il giudizio immediato. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ascoli, Matteo Di Battista, accogliendo le richieste dei difensori, ha fissato l’udienza al prossimo 25 ottobre davanti al collegio giudicante per i sei indagati nell’ambito dell’inchiesta sul fallimento dell’impresa Saco per i quali la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio e che ora sono imputati a vario titolo del reato di bancarotta fraudolenta. A seguito dell’attività di indagine coordinata dal procuratore della Repubblica Umberto Monti e portata avanti dagli agenti della guardia di finanza di Ascoli, il crac sarebbe stato quantificato in circa 300 milioni di euro. A processo andrà Pietro Santarelli, in qualità di presidente della Saco oltre che presidente e amministratore di altre società partecipate dalla stessa società fallita o comunque riconducibili al gruppo. Stesso capo di imputazione anche per i figli Felice, in quanto componente del cda e amministratore delegato della Saco, e Susi anche lei finita sotto inchiesta per aver fatto parto del consiglio di amministrazione della società fallita. Imputati anche i tre componenti del collegio sindacale Marcello Testa, Alessandro Tassoni e Bruno Formichetti, ciascuno per il periodo in cui hanno ricoperto l’incarico, perchè, secondo la Procura di Ascoli, pur essendo a conoscenza dello stato di dissesto, avrebbero dato parere favorevole nelle loro relazioni.