Bullismo reale o digitale con le testimonianze di chi ha sofferto in prima persona di violenze e insulti da parte dei coetanei in classe: se ne parla con le scuole in Regione nell’ambito del progetto “Lezione di storie – Non c’è io senza tu”.
Ragazzi in prima linea attraverso la produzione di video che trattano proprio il tema del bullismo e delle discriminazioni. All’iniziativa hanno partecipato oltre 80 ragazzi delle scuole di secondo grado da tutta la regione.
MARIA LINA VITTURINI – PRESIDENTE CPO REGIONALE “è stato veramente utile perché sono stati proiettati dei film del regista Luca Pagliari. Storie di giovani che raccontano storie che hanno sconvolto l’opinione pubblica. La storia di Alice Mazara che ha avuto una storia tristissima lei e la mamma saranno presenti in video conferenza per raggiungere i giovani”.
GIANCARLO GIULIANELLI – GARANTE “Quest’anno abbiamo raggiunto 3500 ragazzi delle Marche. Lezioni di store è un progetto rivolto agli adolescenti per insegnare a loro e loro insegnano a noi. Attraverso l’esempio dei giovani e le storie che li riguardano”.
Un tema, quello del bullismo, che ha assunto varie sembianze attraversando i decenni ma che solo negli ultimi anni è stato inserito come materia di educazione civica proprio con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni.
CARMINA LAURA GIOVANNA PINTO – COORDINARICE USR MARCHE “Sono stata a mia volta vittima di bullismo tanti anni fa, nei primi anni ’70. Era per quei tempi non c’era il cyberbullismo che ha amplificato la presa. Se quelle persone non si ricordano di me io posso anche non ricordarmi di loro. Ma sul web tutto rimane per sempre e mi seguirà per sempre. È questa la portata del cyberbullismo. I ragazzi devono essere consapevoli di poter rovinare per sempre una persona.