Il Sindaco di Pescara Masci e il governatore Marsilio con la ruspa a Rancitelli per dare il via alla demolizione del cosiddetto Ferro di Cavallo: il complesso popolare noto alle cronache come la più grande piazza di spaccio d’Abruzzo. Dopo anni di annunci sono partite le operazioni materiali di abbattimento di quello che è considerato il fortino della criminalità locale. A dare i primi colpi sono stati il proprio il primo cittadino e il presidente della Regione Marco Marsilio, armati di ruspa e caschetti. “Avevamo detto che saremmo intervenuti per riqualificare il quartiere di Rancitelli a Pescara – ha detto Marsilio – e lo stiamo facendo. Marsilio parla anche di un gesto di coraggio che è servito per affrontare di petto un problema che da decenni affliggeva la città di Pescara e che era diventato nelle cronache nazionali un cattivo esempio di degrado urbano e sociale. “In questa piazza – ricorda Marsilio – era difficile entrare persino per le forze dell’ordine. Ma adesso sono stati allontanati i delinquenti e si sta lavorando per far rinascere in questa zona un numero limitato di edifici per far sì che ci sia il controllo sociale, dando le case solo agli aventi diritto. Mettendo un freno al problema dell’abusivismo.
Il sindaco Carlo Masci parla invece di “giornata storica”. Tutti in questi anni hanno parlato e fatto annunci. Noi lo avevamo detto con il presidente della Regione Marsilio che avremmo buttato giù questo fortino. Quando le istituzioni lavorano insieme si vedono i risultati. Una promessa mantenuta insomma, soprattutto verso le persone perbene prigioniere in questi palazzi. Con la demolizione si elimineranno 50mila metri cubi di materiale dando nuova vita al quartiere. All’avvio della demolizione del Ferro di Cavallo in via Tavo a Pescara erano presenti fra gli altri il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, il presidente dell’Ater di Pescara Mario Lattanzio, oltre ad assessori e consiglieri comunali di Pescara.