E’ fissata per venerdì davanti al gip l’udienza di convalida dell’arresto per Andrea Marchionni, 47 anni, accusato di omicidio volontario per la morte della cognata, Marina Luzi, 40 anni, mamma di una bimba di due anni e mezzo. Nello stesso giorno, potrebbero tenersi anche i funerali della donna nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Fossombrone. Le riserve sulla data delle esequie verranno sciolte probabilmente in giornata, dopo l’esito dell’autopsia sul corpo della 40 enne, uccisa con un colpo di pistola, nella sua abitazione di via Pirandello, in una zona della campagna di Fossombrone. La pallottola l’ha centrata in fronte. Non un grido, nemmeno un tentativo di fuga. Marchionni, rinchiuso nel carcere di Villa Fastiggi, dopo la tragedia, avvenuta martedì intorno alle 11, si è presentata nella caserma dei carabinieri locale, con ancora in mano la Beretta semiautomatica, confessando di aver ucciso la cognata. Il marito di Marina, Enrico Marchionni, fratello di Andrea, con il quale condvideva la villetta bifamiliare di via Pirandello, in quel momento si trovava nella piscina casalinga con la figlia. Ha avvertito lo sparo, si è precipitato in casa tentando di rianimare la moglie. Ma non c’è stato niente da fare, era già morta. La procura di Urbino e i carabinieri stanno ancora indagando sul movente dell’omicidio. Esclusi i motivi sentimentali e passionali, si cerca nel campo dei dissidi, ma al di là di qualche screzio, probabilmente inevitabile nelle famiglie dove la coabitazione è stretta, dividendo la stessa villetta, ai carabinieri non sono mai giunte nè segnalazioni e nemmeno voci. Marchionni, falegname con velleità artistiche, viene descritto come una persona taciturna, riservata e con pochi legami. Un’artista autodidatta che cercava di esprimersi attraverso i quadri e la riproduzione dei capolavori della pittura ma che, con il Covid, è parso isolarsi ancora di più. Il Comune di Fossombrone con un’ordinanza ha disposto la proclamazione del lutto cittadino fino al giorno in cui si svolgerà la cerimonia funebre di Marina Luzi, in segno di cordoglio per la sua prematura e tragica scomparsa, unendosi in tal modo al dolore dei familiari e della comunità.