ANCONA – Dopo quasi 11 mesi da sfollato a seguito del sisma del novembre scorso, Sergio Turchi, l’88enne simbolo del comitato 707 che lotta per rientrare nelle proprie abitazioni, aveva fatto una dichiarazione molto forte al microfono di Vera Tv.
“Se si sblocca qualche situazione bene – afferma Sergio Turchi – altrimenti entro a casa mia e non mi interessa niente e non apro a nessuno. Sicuramente al massimo ad ottobre, entro a casa mia e se viene qualcuno a chiedermi di uscire, non apro”.
A riguardo abbiamo interpellato il sindaco di Ancona, spiegando tutto il disappunto dell’anziano e chiedendo al primo cittadino cosa è possibile fare per aiutarlo.
“Dobbiamo seguire – sostiene il sindaco Daniele Silvetti – quelle che sono le prassi e le procedure che sono state individuate. Invitiamo questo signore a venire in Comune ed a risolvere con grande senso di responsabilità e con il buon senso questa pratica. Capisco le difficoltà di compilare un modulo di questo genere per una persona che non è tecnologicamente attrezzata, ma vediamo di risolvere il problema in modo pratico”.
Gli sfollati del comitato 707 lamentano anche di non sentirsi rispettati, perché il sindaco aveva promesso loro un incontro da stabilire nel periodo 4 / 11 settembre. Incontro che però non è stato ancora concordato. Ecco cosa risponde a riguardo Silvetti.
Sui tempi per l’erogazione dei fondi, il sindaco di Ancona spiega quali saranno i passi dell’Amministrazione comunale dorica.
“Le compilazioni dei moduli – conclude il sindaco – sono un passo fondamentale perché questo ci consente di espletare questa prima parte della procedura. Poi sarà compito dell’Amministrazione fare le giuste pressioni sulla Regione, perché questa erogazione avvenga in modo puntuale e tempestiva”.