FALCONARA MARITTIMA – Presidio davanti l’Api di Falconara per fare sentire la voce della cittadinanza, stanca delle esalazioni industriali che continuano a preoccupare la gente e contro la celebrazione dei 90 anni della raffineria.
Ad organizzare la protesta, definita pacifica, le associazioni che da anni lottano per difendere la qualità della vita: il Comitato Mal’Aria, il Laboratorio Falkatraz, L’Ondaverde Falconara/Castelferretti.
“Siamo veramente stanchi – afferma Giusy Gabrielli di Ondaverde – di dover sopportare tutti i giorni il disagio delle continue esalazioni. Non posso neanche aprire le finestre di casa perché quasi tutti i giorni si riempie la casa”.
“Ad alcuni di noi – dice Fabrizio Recanatesi di Falcatraz – è stato tolto il diritto di parola. Non è possibile che attivisti vengano denunciati per aver detto delle frasi e non per aver fatto delle cose o commesso dei reati”.
Secondo gli organizzatori, l’obiettivo è quello di manifestare il dissenso, con un evento considerato alternativo e visibile per contribuire ad evitare di acconsentire, forse inconsciamente, alla prosecuzione di problematiche ambientali.
“Non stiamo in silenzio – aggiunge Roberto Cenci di Ondaverde – neanche se riceviamo denunce. Non siamo contro chi lavora, ma c’è bisogno di un cambio di logica e siamo contenti che a questa manifestazione di protesta siano presenti anche rappresentanti del mondo sindacale”.
“Negli ultimi anni – sostiene Mariella Pacetti di Mal’Aria – la situazione dell’aria è degenerata e secondo me dal 2013 qualcosa è cambiato nella manutenzione perché quasi tutti i giorni c’è quest’aria irrespirabile”.
Gli organizzatori promettono di proseguire ad impegnarsi nelle loro tante vertenze ambientali, sanitarie e per la giustizia climatica, chiedendo a riguardo il sostegno della cittadinanza.
“Io e la mia famiglia – ci dice Paola Fioretti di Mal’Aria – facciamo parte da anni dei comitati cittadini per una lotta molto complicata ed una convivenza con la raffineria molto difficile”.
“Basta alle puzze – puntualizza Elisabetta Sardi di Ondaverde – ai fumi ed al fatto che spesso ci lamentiamo e non ci ascoltano e non ci rispondono”.
“Non ne possiamo più – conclude Paola Lucarini di Ondaverde – perché la vita è diventata praticamente impossibile. Ogni giorno non sappiamo cosa può succedere e viviamo in uno stato di precarietà”.