ANCONA – Concetta Marruocco e la figlia 16enne avevano due telecomandi personali d’emergenza, uno ciascuna, che dovevano suonare non appena il marito e padre Franco Panariello si avvicinava a 200 metri da loro.
Il divieto di avvicinamento infatti valeva per entrambe. Solo un telecomando però, nella notte tra venerdì e sabato si è attivato: quando il 55enne, sottoposto al braccialetto elettronico, era già dentro casa e ha ucciso poi la moglie con almeno 15 coltellate.
E’ quanto emerge sull’omicidio di Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, su cui stanno indagando i carabinieri della compagnia di Fabriano e del Nucleo Investigativo. L’alert sarebbe quindi partito quando era ormai troppo tardi.
Da accertare resta l’impulso sonoro che sarebbe dovuto pervenire invece alla caserma dei carabinieri più vicina a madre e figlia se l’uomo si avvicinava troppo. Quanto ai telecomandi in dotazione a madre e figlia, sono stati sequestrati e verranno analizzati per capire cosa sia effettivamente accaduto. Sarebbero stati sopra i comodini di mamma e figlia.
La 16enne è stata svegliata dalle urla della donna aggredita e uccisa dal 55enne dal quale si stava separando. La vittima lavorava come infermiera all’ospedale di Matelica ma ora era in aspettativa. Insieme alla figlia minorenne era stata ospitata quattro mesi in una casa famiglia dopo la denuncia fatta a marzo per lesioni e maltrattamenti subiti dal marito.