ANCONA – “Giù le mani dal Molo Clementino”: con striscioni, cartelli e megafoni si sono presentati sotto il Comune di Ancona per esprimere con forza la contrarietà al banchinamento del Molo Clementino e all’attracco delle grandi navi da crociera dietro Fincantieri. Sono gli uomini e le donne del comitato porto città di Ancona. Non una giornata a caso per protestare:infatti proprio nello stesso momento lunedì si è riunita nelle stanze del consiglio di palazzo del popolo la seconda e terza Commissione Consiliare per l’esame del documento di programmazione strategica di sistema che comprende alcune scelte stragiche sullo scalo dorico e sulla nuova banchina dedicata alle crociere. “Il Comitato – spiega Andrea Piermattei – si sta battendo contro questa prospettiva. Noi riteniamo che sia produttrice di profitti per pochi, malattie per molti e inquinamento per tutti. Inoltre toglie la fruibilità della città il Porto storico che va restituito alla città con i suoi splendidi Archi”.
Tanti i punti di vista e tutti differenti sulla questione. L’Autorità portuale guidata da Vincenzo Garofalo dice che il progetto deve andare avanti. Il sindaco di Ancona Daniele Silvetti tira invece il freno a mano professandosi fortemente contrario per le criticità ambientali che il terminal si porterebbe dietro. La Regione inserisce intanto il Molo Clementino nel Piano delle infrastrutture deliberato in giunta. E il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli dice sì alla difesa della struttura del Porto storico e del Molo Clementino e alla salvaguardia dell’ambiente, arrivando a emissioni zero con l’elettrificazione delle banchine e l’utilizzo del carburante verde e dell’idrogeno.