FERMO – “Crediamo nella salvezza”. Tutti (o quasi) insieme. Appassionatamente. Alla Fermana, sempre in crisi tecnica e societaria, serviva un segnale di grande unità, e allora la conferenza stampa del Massimo Andreatini bis diventa quella anche delle scuse ribadite dal centrocampista Gianvito Misuraca, dopo i momenti di nervosismo e le scintille col pubblico canarino, domenica scorsa, in occasione del match casalingo contro l’Arezzo (3-2 toscano).
“Sono qui con Misuraca non a caso. Sul 2-2 si è creata una situazione sgradevole” ha esordito il direttore sportivo Andreatini. “Gianvito ha chiesto scusa immediatamente a pubblico, allenatore e compagni. Ma io ho bisogno di 30 giocatori caratteriali come lui. Ha sbagliato perché ha il sangue nelle vene. Misuraca si è scusato perché ci crede, come noi crediamo nella salvezza. Doveva scegliere tra una sospensione e una multa salata: chiaramente ha optato per la seconda”.
“Ci tenevo a scusarmi pubblicamente. Ora torno a lavorare, al massimo delle mie possibilità” ha aggiunto lo stesso Misuraca. mentre Andreatini è tornato sull’esonero estivo: “Ho sofferto. La Fermana la vivrò sempre con passione. Siamo a fine novembre, dobbiamo risollevarci. Ai calciatori ho detto che chi non se la sente deve mettersi subito da parte. La condizione atletica? Non c’entra, bisogna metterci le palle. Sono sotto la lente d’ingrandimento, bisogna cambiare modo e registro”, lasciando intendere un’imminente rivoluzione se le cose proseguissero su questa direzione (leggi ultimo posto in classifica).
Sabato sera, alle 20.45, la trasferta di Rimini. Un derby per i romagnoli Massimo Andreatini e mister Stefano Protti.