E’ stata rinviata al 26 febbraio l’udienza davanti al Gip del tribunale dell’Aquila chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio chiesto dalla Procura della Repubblica dell’Aquila per l’imprenditore Carlo Toto, patron dell’omonimo gruppo che controlla Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25. Il giudice si è riservato di decidere la costituzione di parte civile dell’associazione italiana familiari e vittime della strada, mentre non si è presentato il Ministero dei trasporti: per l’Anas, che ha fatto richiesta, il giudice si è riservato con ordinanza. La difesa di Toto ha però contestato l’ammissione dell’Anas perchè ci sono sentenze che hanno stabilito che in questi casi l’Anas non ha diritto alla costituzione autonoma rispetto al ministero. Il patron pescarese è sotto inchiesta insieme ad altri tre dirigenti dello stesso gruppo con la contestazione, a vario titolo, dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, inadempienza e frode nelle pubbliche forniture. I fatti sotto la lente di ingrandimento dei Pm si riferiscono alla sicurezza strutturale e sismica di ponti e viadotti nei tratti ricadenti sul territorio aquilano in particolare “sul pericolo di crollo totale o parziale delle pile e degli impalcati di 9 dei 25 viadotti. Le indagini del filone aquilano, ce ne sono di altri a Pescara, Sulmona e Teramo, riguardano anche la corretta manutenzione dei tratti. L’udienza è stata rinviata in seguito alla richiesta di incidente probatorio presentata dai legali di “Strada dei Parchi”, che chiedono al Gup nuove prove di carico per stabilire la sicurezza delle infrastrutture.